Castelraimondo: Salvi su Vitaviva Italia, che azioni ha intrapreso la Giunta provinciale?

daniele salvi 3' di lettura 11/04/2010 - Interpellanza al Presidente della Giunta provinciale di Macerata sulla situazione dello stabilimento Vitaviva Italia srl di Castelraimondo.

Interpellanza a risposta orale al Presidente della Giunta provinciale di Macerata sulla situazione dello stabilimento Vitaviva Italia srl di Castelraimondo (MC).


Visto lo stato di agitazione permanente iniziato lo scorso 7 aprile dei 44 lavoratori dello stabilimento Vitaviva Italia srl di Castelraimondo di proprietà della Villeroy & Boch che produce idromassaggi e box doccia; Appreso della recente cessione di quote della Vitaviva Italia srl da parte della proprietà alla Construnction AG di Monaco, società afferente alla holding finanziaria Certina, con sede nella stessa città, che si occupa di acquisizioni e ristrutturazioni aziendali; Considerato che, al di là della cessione delle quote, contenuta nel preaccordo siglato i primi giorni del mese di aprile, si prevede il mantenimento in capo alla proprietaria Villeroy & Boch dei beni immobili e degli impianti, cosa che preoccupa particolarmente i lavoratori e le forze sindacali sull’effettiva volontà di rilancio dello stabilimento da parte di chi ha acquisito il marchio Vitaviva Italia;


Ritenuto, tra l’altro, che l’assenza di esperienza nello specifico settore, la mancanza di un definito piano industriale e le stesse modalità di trasferimento pongono seri dubbi sulla credibilità del progetto, dato che già in occasioni precedenti la proprietà si è disfatta di realtà industriali attraverso procedure analoghe di cessione a terzi; Considerato che lo stabilimento di Castelraimondo ha già subito una progressiva riduzione di organico a partire dall’acquisizione nel 2001 da parte di Villeroy & Boch, da ultimo circa un anno e mezzo fa con la sigla di un accordo sindacale che prevedeva la cassa integrazione e la mobilità per 29 unità;


Considerato, altresì, che la crisi del settore ha prodotto, specie nell’ultimo anno, un drastico calo del fatturato e delle commesse che si aggira ormai sui 3 mln di euro e che nel tempo non si sono attuati investimenti di ammodernamento degli impianti; Ritenuto che la crisi dello stabilimento di Castelraimondo s’inserisce in un contesto territoriale di forte crisi che in passato ha portato alla chiusura della Fabercarta di Castelraimondo ed oggi è direttamente investito dalla crisi della Antonio Merloni; Stante la prossima formalizzazione della cessione di quote prevista per il 22 aprile 2010 e il fatto che alle ripetute richieste dei lavoratori e delle forze sindacali di avere chiarimenti, la proprietà si è finora sottratta ad ogni confronto;


SI CHIEDE AL PRESIDENTE E ALLA GIUNTA PROVINCIALE


- di conoscere quali azioni ha finora intrapreso la Giunta provinciale al riguardo;

- se non intenda intraprendere un’immediata interlocuzione con la proprietaria Villeroy & Boch al fine di capire le reali intenzioni della stessa e se sussistano reali garanzie sul mantenimento della realtà industriale e dei livelli occupazionali;

- se non ritenga di istituire tempestivamente di concerto con la Regione Marche un tavolo di confronto tra le parti al fine di esercitare le proprie funzioni istituzionali e di favorire il chiarimento e l’assunzione di responsabilità nei confronti dei lavoratori, delle loro famiglie e del territorio, individuando percorsi condivisi di effettivo rilancio dello stabilimento;

- di sapere quali strumenti intende attivare al fine di sostenere un esito positivo della vertenza;

- di conoscere quali azioni in prospettiva s’intende mettere in campo perché il territorio interessato abbia un nuovo sviluppo produttivo e occupazionale.


   

da Daniele Salvi
Pd




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-04-2010 alle 19:35 sul giornale del 12 aprile 2010 - 949 letture

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