850 mila euro alla ricerca di eccellenza 'firmata' Unicam

economia 4' di lettura 16/04/2010 - Ancora eccellenti risultati premiano la ricerca dell’Università di Camerino, in particolar modo, in questo caso, quella dei gruppi di ricerca scientifici. Sono stati resi noti in questi giorni, infatti, i dati relativi ai finanziamenti erogati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto “Futuro in Ricerca” del FIRB, Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base, e ottime notizie sono giunte per due giovani ricercatori del nostro Ateneo.

Su circa 4000 progetti presentati inizialmente, solo 105 sono stati ammessi al finanziamento e tra questi anche i progetti coordinati a livello nazionale dal dott. Alessandro Palmieri e dal dott. Gabriele Giuli, della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam. Coordinatore locale di un altro progetto è invece la dott.ssa Maura Montani, della Scuola di Bioscienze e Biotecnologie.

Il bando FIRB prevede due linee di intervento: la linea 1 relativa a progetti di ricerca che abbiano come responsabile di progetto un giovane ricercatore di età non superiore a 32 anni e non ancora strutturato, e la linea 2 che prevede che il responsabile di progetto non abbia una età superiore a 38 anni e sia già strutturato presso l’ente di ricerca.

Il dott. Alessandro Palmieri è uno dei 42 ricercatori che hanno ottenuto un finanziamento nell’ambito della linea 1 e ora può contare su un contributo ministeriale di oltre 600.000 euro per la sua attività di ricerca.


“Il progetto, – afferma il dott. Palmieri – presentato in collaborazione con altri due giovani gruppi di ricerca delle Università di Perugia e Pavia, riguarda la “Green Chemistry” e porterà allo sviluppo l’impiego di solventi a basso impatto ambientale, l’impiego di nuovi catalizzatori solidi riciclabili, e l’applicazione di processi fotochimici nella sintesi di molecole ad alto contenuto energetico”.
Il dott. Alessandro Palmieri non è nuovo ad importanti riconoscimenti: nel 2007 è infatti risultato vincitore del Premio “Vincenzo Caglioti”, bandito dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dall’Accademia Nazionale delle Scienze e riservato a giovani ricercatori italiani e stranieri che abbiano condotto ricerche in un settore della Chimica e che non abbiano superato i 35 anni di età.

Il dott. Gabriele Giuli ha invece ottenuto un finanziamento, l’unico nell’ambito della geologia, di circa 250.000 euro nell’ambito della linea 2 per un progetto di ricerca sul comportamento dello zolfo nei magmi e delle implicazioni per le eruzioni vulcaniche esplosive. Un argomento quindi che mette in collegamento la ricerca di base in ambito mineralogico-vulcanologico e le implicazioni di particolare rilevanza ambientale come si è visto dalle recenti eruzioni in Islanda.


“Il progetto – afferma il dott. Giuli, ricercatore di mineralogia – prevede lavoro sperimentale in laboratorio con la preparazione di vetri che riproducono i principali tipi di magmi e la determinazione del comportamento di zolfo e ferro in essi contenuti, tramite analisi strutturali presso i laboratori di sincrotroni di Grenoble o di Trieste. Il finanziamento permetterà di acquisire nuove strumentazioni per il Laboratorio di vulcanologia sperimentale di UNICAM, in cui saranno effettuati tutti gli esperimenti, nonché borse di studio per giovani ricercatori”.

“Sono particolarmente fiero di questo risultato – afferma il prof. Roberto Ballini, Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie – perché rappresenta una importante dimostrazione della vitalità non solo della Scuola di Scienze e Tecnologie, ma dell’intero Ateneo. Questi finanziamenti, che ogni anno i nostri ricercatori riescono ad ottenere per i loro progetti di ricerca, confermano la qualità e l’eccellenza della ricerca scientifica di Unicam. Attrarre risorse finanziarie dall’esterno, specie in questo periodo, caratterizzato da tagli ai finanziamenti alle Università, è certamente indice di vitalità dei gruppi di ricerca del nostro Ateneo. In questo caso, quindi, il mio grazie all’impegno del gruppo dei geologi del dott. Giuli e del gruppo dei chimici del dott. Palmieri che hanno raggiunto questo importantissimo risultato”.

La ricerca dell’Università di Camerino conferma quindi il suo alto valore, riconosciuto a livello nazionale. È proprio grazie alla ricerca, all’alta formazione e all’innovazione, infatti, che si rafforza e si sviluppa tutto il sistema produttivo del nostro Paese.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-04-2010 alle 17:23 sul giornale del 17 aprile 2010 - 518 letture

In questo articolo si parla di economia, università di camerino, camerino, Unicam





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