Sistema turistico provinciale: Salvi, si è fatta una scelta burocratica

daniele salvi 2' di lettura 22/04/2010 - Si è persa un’occasione per unire il territorio. La decisione assunta dal Consiglio provinciale nella seduta del 19 c.m. di dare vita all’Associazione di promozione turistica “Terra delle Armonie”, nonostante il lungo dibattito in quella sede, è stata presa senza dare ascolto a nessuna delle proposte dell’opposizione.


All’esigenza di costituire un unico sistema turistico provinciale, obiettivo che anche la precedente amministrazione aveva perseguito e su cui c’era la più ampia disponibilità a discuterne da parte dell’opposizione, si è risposto con la sola forza dei numeri.

Si è preferita una scelta burocratica, con la costituzione di un nuovo contenitore, disciplinato da uno statuto farraginoso, dove le scarse risorse a disposizione rischiano di servire per pagare il compenso del direttore amministrativo, dei revisori dei conti e i rimborsi spesa, mentre i Comuni non avranno alcuna voce in capitolo.

Si torna indietro di 15 anni in una materia strategica per lo sviluppo della comunità provinciale, in barba all’esigenza di semplificare i livelli di governo, di costruire luoghi flessibili della programmazione, che si raccordino con la Regione e demandino la gestione agli enti locali e agli operatori privati.

L’eccesso burocratico è confermato dalla previsione di “distretti” e “club di prodotto”, che a loro volta potranno darsi ulteriori forme giuridiche e modalità organizzative, così come schematica appare la suddivisione del territorio in montagna, collina e costa, contro ogni logica d’integrazione territoriale, settoriale e tematica.

Si è giunti a presentare in Consiglio una proposta senza nessun coinvolgimento formale dei Comuni, tant’è che non è stata convocata la sempre evocata in passato Conferenza delle Autonomie, né si è dato vita ad alcun momento preventivo e pubblico di condivisione su quale fosse lo strumento migliore da adottare, affinchè le tante risorse turistiche del nostro territorio possano essere soprattutto conosciute e costituire perciò una reale fonte di reddito e di occupazione per gli operatori.

Si è fatta una scelta che le altre province delle Marche hanno evitato privilegiando, come da noi proposto, lo strumento più semplice, senza costi e più efficace del protocollo d’intesa tra Comuni, privati e Provincia.





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-04-2010 alle 17:40 sul giornale del 23 aprile 2010 - 467 letture

In questo articolo si parla di politica, provincia di macerata, partito democratico, daniele salvi, Sistema turistico provinciale





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