San Severino: il Gran Galà della Moda inizia con l'ecocompatilità

3' di lettura 24/06/2010 -

La platea era una sfida interessante e il dibattito si è attrezzato per non deluderla: di fronte agli studenti del corso di Design e Moda dell’Università di Urbino e degli istituti superiori di moda del territorio, il convegno “L’impronta ecologica nella moda e nel design” ha aperto mercoledì pomeriggio l’edizione 2010 del gran Galà della Moda.



In una Villa Collio finalmente baciata dal sole, presa d’assalto da ragazzi aspiranti stilisti con i loro mille colori e le opere esposte in sala – pronte per passare, in serata, alla scalinata che fa da passerella per le tre sfilate – si sono alternati autorità, tecnici ed esperti in un tema delicato, quello dell’ecocompatibilità in un settore cardine della produzione locale ed italiana.

L’iniziativa, voluta dal Presidente dell’Associazione Attività Produttive Renzo Leonori e appoggiata dal Sindaco Cesare Martini, fa da seconda tappa al processo di ampliamento culturale che il gran Galà ha intrapreso dall’anno scorso con il tema dell’internazionalizzazione del Made in Marche. Quest’anno ci si è focalizzati sul Made in Italy e su come ottimizzare quest’eccellenza senza ridurre Madre Natura ai minimi termini.

«Sta nascendo una forte attenzione verso la sostenibilità – per il Presidente nazionale moda Confartigianato Giuseppe Mazzarella – per informare il consumatore che oltre alla qualità del prodotto il valore aggiunto del Made in Italy deve essere il riguardo verso le materie prime che lo compongono». Ha fatto non solo eco, ma ha anche portato esempi Mario Cicconi di Confartigianato Marche, con capi di pelletteria risultati da materie naturali, assolutamente unici. Fabio Eusebi, Presidente del Cosmari, è stato chiaro: «In ogni momento della vita mettiamo in gioco due sfide: energia e ambiente. Non possiamo sfruttare la terra ancora per molto, dobbiamo ripensare i consumi e l’utilizzo di risorse, ma ciò non significa andare incontro a rinunce, anzi. Oggi possiamo trarre molto dal riciclo, il Cosmari – uno dei migliori consorzi del centro Italia – lo dimostra». Questa dimostrazione l’ha quantificata il moderatore Luca Romagnoli, che ha presentato in serata la sfilata dei capi degli studenti accanto a Chiara Giallonardo della RAI: ogni cittadino della provincia produce 1,4 kg di rifiuti al giorno, di cui oltre il 60% viene riciclato dal Cosmari e reimmesso nel mercato.

Paolo Capponi di Confartigianato Moda Macerata ha illustrato il marchio 100% Made in Italy, che garantisce per legge al capo ideazione, produzione e confezionamento in territorio italiano. Un valore aggiunto che va oltre il semplice Made in Italy e che gli artigiani maceratesi stanno sposando in maniera importante. La serata conclusiva del Galà, venerdì 25, affidata a Confartigianato, porterà in passerella queste eccellenze. Ben si sposa con questa linea il progetto RifUse, illustrato da Laura Boccanera, nato dalla semplice idea di usare il rifiuto come risorsa di design.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-06-2010 alle 17:20 sul giornale del 25 giugno 2010 - 497 letture

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