San Severino: molto partecipato il ricordo degli eccidi di Chigiano e Valdiola

eccidi di Chigiano e Valdiola 3' di lettura 05/07/2010 -

“Quella di lunedì è la giornata della memoria ma anche, e anzitutto, quella del ricordo”. Con queste parole il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, ha portato il proprio saluto, e quello della Città intera, alla cerimonia per il 66esimo anniversario degli eccidi di Chigiano e Valdiola alla quale hanno preso parte, fra gli altri, l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, mons. Francesco Giovanni Brugnaro, l’onorevole Luigi Giacco, il sindaco di Serra San Quirico, Massimo Cantiani, il vice sindaco di Gagliole, Angelica Bravi, il presidente regionale dell’Anpi, Nazareno Re, e quello della sezione settempedana “Salvatore Valerio”, Bruno Taborro. Fra i presenti pure il vice sindaco, Sante Petrocchi, e gli assessori comunali Alessandra Aronne e Gianpiero Pelagalli.



“Dobbiamo in tutti i modi difendere la nostra Costituzione – ha poi ricordato il primo cittadino in un altro passaggio – perché come ricordava Calamandrei, uno dei padri costituenti, c’è dentro tutta la nostra storia, il nostro passato, ci sono tutti i nostri dolori, le nostre sciagure e le nostre gioie. E’ per questo che a maggio abbiamo deciso come Amministrazione di organizzare il mese della costituzione e di rivolgerci ai giovani ai quali abbiamo poi consegnato copia della Carta fondamentale dei diritti e dei doveri dei cittadini italiani. Non tutti hanno aderito al nostro invito ma l’impegno è di fare in modo che il prossimo anno ci sia un’adesione maggiore, che l’anno successivo quest’impegno raddoppi, che negli anni a venire i nostri giovani crescano con una coscienza civica diversa. E che ricordino episodi come la battaglia di Valdiola ed il sacrificio della Resistenza”.

Molto sentito l’intervento del presidente della sezione Anpi di San Severino Marche, Bruno Taborro: “Quest’anno questa cerimonia acquista una particolare importanza perché si continua a screditare a tutti i livelli l’apporto dato dalla Resistenza alla costruzione della nostra Repubblica tanto che qualcuno è arrivato a mettere in dubbio anche il significato della medaglia d’oro al valore militare assegnata al capitano Salvatore Valerio. Nello stesso tempo viene condotto un attacco senza precedenti – ha aggiunto Taborro – contro la nostra Costituzione repubblicana”.

“Siamo qui a far memoria di quei nostri fratelli che in tempi difficili hanno saputo mettere a repentaglio la loro vita per il bene dei cittadini – ha invece ricordato nella breve omelia l’arcivescovo Brugnaro – Oggi dovremo essere più buoni, più liberi e più capaci di servirci gli uni e gli altri nella vita proprio perché la memoria di coloro che hanno sacrificato la loro esistenza per noi è una memoria impegnativa. Dobbiamo far sì che questa memoria si coniughi continuamente con la parola pace che vuol dire anche capacità di affidare ai nostri giovani quei beni senza i quali non si può vivere una vita dignitosa”. Le celebrazioni si sono poi concluse con un intervento dell’onorevole Luigi Giacco sulla Costituzione e con la tradizione merenda sui prati.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-07-2010 alle 16:45 sul giornale del 06 luglio 2010 - 678 letture

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