San Severino: Gelsomino ad un anno dalle dimissioni

Gianluca Gelsomino 4' di lettura 08/09/2010 -

Ad un anno dalle sofferte dimissioni, di questi tempi merce rara, l’ex consigliere comunale ed attuale responsabile per San Severino di “Una Forza per Cambiare” Gianluca Gelsomino opera una disamina dell’attuale situazione socio-politica sanseverinate spaziando, come è nella sua indole, a tutto campo.



In dieci punti.
1)Gianluca, sei pentito delle tue dimissioni ad un anno di distanza?
- Sono ancora dispiaciuto, ma allora non c’erano più le garanzie minime per poter svolgere il compito di consigliere di opposizione. Il mio atto fu inevitabile.
2)Cosa pensavi di ottenere con quel gesto eclatante?
- Dire “ottenere” non è esatto. Di certo l’intenzione era quella di denunciare all’opinione pubblica quello stato di cose.
3)Ci sei riuscito?
- Poco. Il fatto è che non esiste più un’opinione pubblica. I cittadini sono in buona parte anestetizzati o egoisti. Il consigliere comunale è una delle ultime figure politiche votate direttamente dal popolo. È ancora un baluardo di democrazia diretta. Quando lo si attacca in una certa maniera, come mi è capitato, è un atto grave. Tutto ciò avrebbe meritato una presa di coscienza più netta.
4)Il sindaco, però, revocò subito l’incarico all’assessore Massei.
- Non voglio ridurre la questione al solo Massei che per certi aspetti è stato anch’egli una vittima, benché più di se stesso che degli altri. Il sindaco (Martini, ndr) all’inizio si dimenticò del suo ruolo istituzionale e si comportò da capo di partito, sperando che tutto si sgonfiasse, riducendosi a semplice “gossip”, confortato in questa operazione, secondo me, anche da un consigliere dell’opposizione. Quando però prese coscienza che la cosa era ben più seria e lo riguardava direttamente, procedette alla revoca delle deleghe all’assessore Massei. Tuttavia io non mi sono dimesso a causa delle lettere anonime ricevute, ma per il clima di caccia alle streghe che era venuto maturando. Ogni regime sceglie la sua opposizione ed io non ero certamente un oppositore facile…
5)Si può fare politica senza essere consigliere comunale?
- Certamente! Tutti dovrebbero impegnarsi per migliorare le condizioni del proprio paese. Ho anche trovato la cortese disponibilità di qualche consigliere che ha portato mie mozioni ed interrogazioni alla discussione dell’assise. Lo spazio, anche se ristretto, c’è ancora.
6)A distanza di un anno dal suo ritiro dal Consiglio, che Città trova?
- Il sindaco si è avvalso di un addetto stampa professionista e leggendo i suoi comunicati sembra che vada tutto a gonfie vele. Poi si chiude il giornale e prevale la verità. Di una Città governata poco e male, dove l’unica luce l’ha portata Vittorio Sgarbi con la Mostra sul Barocco. A pensare che l’attuale Giunta debba trarre vantaggi da Sgarbi lascia perplessi. Siamo tra il ridicolo ed il preoccupante. Certi personaggi sono pronti a tutto e che lo siamo veramente non mancano le prove.
7)Quali sono le novità nello scenario politico settempedano?
- La più grossa è individuabile di sicuro nell’Associazione “I Borghi”, dinamica e generosa, anche se i suoi esponenti rischiano di concretizzare molto poco e di fare il gioco di sponda a Martini che invece, sulla carta, appare un loro acerrimo nemico politico.
8)Quali sono attualmente le possibilità di ribaltare il governo locale?
- Vedo Martini favorito, come del resto da statistica lo è ogni sindaco uscente. Ma è pur vero che le forze politiche di opposizione sono molto più coese di un anno fa e, se fosse possibile riproporre il modello provinciale, il ribaltone sarebbe possibile.
9)Chi vedi come sfidante di Martini?
- Non spetta certamente a noi di “Una Forza per Cambiare” decidere il nome del candidato anti-Martini, ma di sicuro proveremo a suggerire agli alleati una scelta comune, che ricada su una persona in gamba, seria, professionalmente capace e che soprattutto abbia saputo fare opposizione all’attuale Giunta senza lesinare energie sotto forma di costanza, tempo ed impegno.
10)Qualcosa da aggiungere?
- Spero che il prossimo sindaco sia giovane, perché la gioventù in politica non è un’aggravante, ma una grande risorsa.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-09-2010 alle 19:05 sul giornale del 09 settembre 2010 - 906 letture

In questo articolo si parla di attualità, luca muscolini, Gianluca Gelsomino

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