San Severino: il PdL vara la campagna elettorale

popolo della liberta 3' di lettura 28/09/2010 -

Per lanciare ufficialmente il guanto di sfida, anche se il nome del candidato sindaco non è stato ancora pronunciato. Per dare il via fattivo a quella che sarà una campagna elettorale significativa, a San Severino Marche, dopo un quinquennio “anomalo” di un’Amministrazione di centro sinistra in risposta ad un decennio di governo del sindaco dell’allora An Fabio Eusebi, a sua volta succeduto a numerose legislature di centro.



Al ristorante “Retrogusto” 150 iscritti e simpatizzanti del Popolo delle Libertà, venerdì 25 settembre, si sono ritrovati a cena per sancire l’effettiva unità di uno schieramento che alle precedenti amministrative aveva deciso, a torto, di presentarsi diviso sfidando il detto dell’antico gallo Vercingetorige secondo cui l’unione fa la forza, che quattro anni fa colse ancora una volta nel segno, decretando la vittoria della lista di Cesare Martini, attuale primo cittadino di San Severino, il quale sbaragliò le proposte di Rocci e Grandinetti. Al Retrogusto nessuno del “gotha” del Pdl locale, provinciale e regionale ha voluto mancare. I consiglieri comunali pidiellini Gilberto Chiodi e Fabrizio Grandinetti, con i colleghi di opposizione dell’assise consiliare, tutti gli assessori della passata legislatura e gli attuali coordinatori settempedani del partito Filiberto Bernabè e Sauro Cipolletti, unitamente all’ex primo cittadino Eusebi hanno fatto gli onori di casa, accogliendo l’onorevole Carlo Ciccioli, il coordinatore regionale Remigio Ceroni, il coordinatore provinciale Mario Lattanzi con il vice Fabio Pistarelli, i consiglieri regionali Francesco Acquaroli e Francesco Massi, il vecchio(nuovo?) presidente della Provincia Franco Capponi con i membri del suo esecutivo Pietro Cruciani e Giuseppe Pezzanesi.

“Non dobbiamo risentire delle vicende nazionali – ha ammonito subito Lattanzi -, il Pdl qui è compatto dopo aver chiarito incomprensioni passate. Uniti si vince”. Capponi ha ricordato l’attesa della sentenza che potrebbe riportare la situazione in Provincia “come gli elettori, democraticamente, hanno voluto. Questa del Potenza è una vallata in cui governiamo quasi tutti i Comuni grazie ad una classe dirigente su cui punto con decisione. San Severino non deve fare eccezione”. Alla compattezza hanno inneggiato pure Acquaroli e Pistarelli. “Tutta la provincia si è accorta che San Severino con l’attuale governo ha perso slancio – ha detto quest’ultimo con la consueta verve retorica -; alla prossima tornata elettorale non si può più sbagliare!”. Ciccioli ha ricordato “gli anni magici vissuti dal centro settempedano dal 1996 al 2006, nonostante le difficoltà dovute al sisma del 1997. Insieme si deve riprendere il discorso interrotto quattro anni fa. Ci vogliono intelligenza, umiltà e progettualità per la Città”.

“Voglio per San Severino una lista compatta, con tanti giovani ed un programma serio – ha tuonato Ceroni -. Dopo cinque anni di governo di sinistra in Italia sono rimaste solo le macerie. Anche San Severino deve rialzarsi”. Chiodi e Grandinetti hanno rassicurato la platea: “fra noi c’è una stretta collaborazione, come dimostra l’opposizione che facciamo in Consiglio comunale. Il Pdl è coeso ed ha già in mente i progetti per San Severino, un “work in progress” da attuare con il consenso dei concittadini. Ma denunciamo fin da ora, in tempi non sospetti, che il nostro Comune lascerà al gruppo del nuovo sindaco un’eredità di debiti consistente in quanto non è capace di rispettare il patto di stabilità a cui tutti i Comuni italiani devono attenersi”. Le grandi manovre del Pdl sono iniziate, questa volta con grande anticipo e la ferma volontà di non fallire. Ricordando anche i consigli dei saggi re del passato…






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-09-2010 alle 20:02 sul giornale del 29 settembre 2010 - 580 letture

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