San Severino: il Consiglio Direttivo del Palio dei Castelli risponde alle accuse di Golpe.

3' di lettura 21/03/2011 -

In riferimento agli articoli pubblicati su diverse testate giornalistiche circa il presunto complotto ai danni di alcuni storici membri del direttivo dell’associazione Palio dei Castelli, l’attuale Consiglio si sente in dovere ed in diritto di precisare i seguenti punti.



1) il rinnovo del Consiglio direttivo è avvenuto in modo assolutamente democratico e nel pieno rispetto del regolamento e dello statuto che da sempre disciplina la vita associativa del Palio (il verbale delle elezioni firmato è consultabile in Sede da chiunque ne abbia voglia); a riprova di ciò ricordiamo che l’esito delle urne ha portato alla rielezione di tutto il vecchio consiglio (compreso l’ex presidente) eccetto due, rimpiazzati da altrettante nuove leve, in virtù dei maggiori consensi acquisiti tra i gruppi giovanili. Alla luce dei fatti testé esposto, l’accusa di “epurazione” non ha ragione di esistere poiché la vecchia fisionomia del Palio sarebbe rimasta sostanzialmente inalterata, semmai implementata dall’apporto di forze fresche e volenterose, diretta espressione del vivaio e linfa vitale di qualsiasi associazione che voglia pianificare il proprio futuro. L’accusa, oltre che infondata e infamante, è per noi oltremodo pretestuosa in quanto l’unico atteggiamento antidemocratico che si evince da quanto accaduto è appunto la mancata accettazione del responso elettorale, tradottasi prontamente in DIMISSIONE DI MASSA da quanti ora lamentano di essere stati ostracizzati; nasce invece a questo punto il forte e legittimo sospetto che l’iter democratico che porta al rinnovo del Consiglio sia stato sempre considerato un pro-forma. E’ perfino quasi superfluo rimarcare che l’attaccamento e la dedizione ad un’Associazione o ad una causa si dimostra con l’impegno e l’abnegazione e non già con le dimissioni; l’adesione ad una manifestazione storica e radicata nel paese non dovrebbe tradursi necessariamente nell’assunzione di cariche, ma anche e soprattutto nel lavoro “dietro le quinte”, nel “volontariato” che comunque contraddistingue la maggior parte dei sostenitori dell’Associazione.

2) Per quanto riguarda poi le ingiuriose accuse di “superficialità, sfrontatezza, arroganza e mancanza di rispetto” vorremo innanzitutto capire quali atteggiamenti abbiano potuto indurre ad una simile polemica: se la grave colpa è imputata ai nuovi membri è quella di aver osato racimolare più consensi dai cosiddetti senatori; la spiegazione del fenomeno è da ricercare nell’affiatamento tra i vari gruppi storici, piuttosto che in un assurdo quanto risibile disegno cospirativo.

3) In merito al paventato decadimento del Palio per mano dei nuovi reggitori dello stesso, vogliamo invece sottolineare che i membri neo eletti all’indomani del responso delle urne si sono subito rimboccati le maniche per garantire comunque il corretto svolgimento dell’edizione 2011 del Palio dei Castelli, nonostante la defezione dei “senatori a vita”. Per concludere riteniamo inopportuno il riferimento a Don Amedeo Gubinelli tirato in ballo in modo del tutto strumentale e inappropriato dal momento che, l’indimenticato fondatore del Palio ha sempre esaltato il valore dei giovani e del loro impregno sociale. L‘ Associazione è aperta a tutti coloro che ne volessero far parte, giovani e meno giovani. Il neo Consiglio direttivo del Palio dei Castelli






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-03-2011 alle 15:46 sul giornale del 22 marzo 2011 - 1090 letture

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