Capponi risponde alle dichiarazioni fatte durante la manifestazione a Roma

3' di lettura 14/04/2011 -

Mi fa specie che un centrosinistra allo sbando continui a speculare sulle disgrazie non adempiendo, invece, alle sue responsabilità. Non è questo l’atteggiamento di chi dovrebbe sentirsi responsabile di quello che è avvenuto, visto che in questa regione per la pulizia di fiumi e torrenti sono state stanziate risorse ridicole, ed è stata proprio la cattiva manutenzione che ha contribuito a generare il disastro.



La Regione, poi, ha un’ulteriore responsabilità dato che sono stati disattivati i Consorzi di bonifica che avevano la funzione di manutenzione e gestione della rete idrografica secondaria (fossi di 2°-3° e 4° ordine) e da anni la gestione dei Consorzi è stata commissariata, espropriandola ai legittimi titolari, quali erano gli agricoltori marchigiani (e su questo stiamo anche preparando uno studio legale per vedere se si possa ravvisare il dolo della Regione o di altre istituzioni).

La Regione Marche dovrebbe avviare la macchina amministrativa per la verifica reale dei danni perché le segnalazioni arrivate finora devono avere omogeneizzazione attraverso una procedura di riconoscimento dei danni reali, con un parametro che sia uguale per tutti e, non come è stato fatto per il terremoto, dove sono stati riconosciuti danni anche a centinaia di chilometri dall’epicentro. Se le risorse del terremoto fossero arrivate dove i danni erano davvero gravi, saremmo riusciti a ricostruire anche le seconde case.

La Regione dovrebbe mettere a disposizione somme per gli interventi più urgenti che, per noi, sono rappresentati innanzitutto dal crollo dei ponti sui fiumi Chienti e Potenza, e condivido la scelta fatta dal commissario di realizzare una passerella provvisoria, anche se ritengo che sia necessario contestualmente pensare a un progetto di ricostruzione, garantendo contemporaneamente le risorse, attraverso convenzioni con le banche, per ricostruire le infrastrutture e le attrezzature delle imprese coinvolte nell’alluvione.

Vorrei, inoltre, ricordare al presidente Spacca e alle forze di maggioranza che il metodo “fotti e piagni” non appartiene alla sensibilità del popolo marchigiano e il concetto federalista anche nella gestione delle emergenze, come tutta la riforma in sé, è passata proprio grazie all’astensione del Pd. Noi non facciamo pagliacciate e per questo non sono stato a Roma, ma la sinistra avrebbe potuto fare una cosa più seria, invece di inutili sceneggiate di piazza, “cammellate da Favia e Ucchielli”, chiedendo nuovamente un incontro al Presidente del Consiglio e ai ministri competenti.

Ma la sinistra si sa predilige la piazza alla politica dei fatti, io preferisco impegnarmi sul territorio, vicino ai cittadini disagiati, piuttosto che ingaggiare inutili pièces teatrali. Avendo la convinzione di poter tornare alla guida della Provincia, noi saremo pronti a intervenire con le nostre risorse qualora la Regione non si sia attivata sia per la ricostruzione dei ponti che per un eventuale fondo di garanzia.


   

da Segreteria di Franco Capponi




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-04-2011 alle 19:26 sul giornale del 15 aprile 2011 - 618 letture

In questo articolo si parla di politica

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