Interventi a favore delle donne per conciliare tempi di vita e lavoro

donna imprenditrice 2' di lettura 13/08/2011 -

La Provincia di Macerata attuerà, direttamente e anche attraverso gli Ambiti territoriali sociali, alcuni interventi volti a favorire – in particolare tra le donne lavoratrici – la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.



La Giunta provinciale ha infatti approvato i criteri e le modalità attuative per la sperimentazione di un sistema integrato di azioni che vanno dall’erogazione di “voucher” a copertura di spese sostenute per servizi di cura ed assistenza dei figli minori alla creazione o implementazione dei servizi rivolti all’infanzia e alla famiglia. In base ai finanziamenti che la Provincia di Macerata ha ottenuto da parte della Regione Marche nell’ambito dei riparto dei fondi assegnati dal Ministero per la Pari opportunità, la Giunta – precisa il presidente Antonio Pettinari – ha suddiviso il plafond complessivo di 202 mila euro su due filoni progettuali, che la direttiva regionale identifica con i nomi di “Life” e “Oasis”. Il primo progetto, al quale la Provincia destina 119 mila euro, prevede il concorso degli Ambiti territoriali sociali ai quali l’Amministrazione provinciale erogherà fondi in misura proporzionale alle donne residenti, all’ampiezza territoriale ed al numero dei bambini-ragazzi fino a 14 anni di età.

I fondi assegnati, sulla base di un bando di prossima emanazione, dovranno essere utilizzati per realizzare quattro tipi di interventi: a) potenziare la flessibilità e il prolungamento degli orari dei servizi all’infanzia e scuola materna; b) “baby parking comunali” (centro per l’infanzia) per bambini dai 16 ai 36 mesi di età; c) spazi-gioco adulto/bambino, dove i più piccoli hanno la possibilità di partecipare alle attività proposte dagli educatori con coetanei e genitori; d) apertura – nel periodo estivo – di giardini pubblici e privati con l’attivazione di alcuni servizi educativi e ricreativi per ragazzi fino a 14 anni. Il secondo progetto, al quale la Provincia destina 63 mila euro, si prefigge di offrire un aiuto economico alle donne, per rimborsare loro i costi sostenuti per servizi di cura e assistenza dei propri figli (da 0 a 14 anni). “Tale intervento – aggiunge il presidente Pettinari – da un lato contribuisce a facilitare la conciliazione dei tempi tra vita familiare e vita lavorativa, dall’altro è finalizzato a consentire una maggiore partecipazione al mercato del lavoro delle donne”.

L’importo a copertura delle spese di carattere socio-assistenziale o ludico-ricreativo, effettivamente sostenute per ciascun figlio, minore di anni 14 o disabile, può variare a 600 a 900 euro in base al reddito familiare. Le domande potranno essere presentata dalla prossima pubblicazione del bando (previsto nel mese di settembre) dove saranno indicati i criteri per la formazione della graduatoria.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-08-2011 alle 16:34 sul giornale del 16 agosto 2011 - 795 letture

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