Cessapalombo: nasce il primo ecomuseo delle Marche

biodiversità 5' di lettura 08/10/2011 -

Un nuovo museo si aggiunge alla squadra di realtà territoriali che lavorano per valorizzare e far conoscere la biodiversità in tutte le sue forme, e anche se appena nato aderisce a Biodiversamente, il Festival dell’Ecoscienza organizzato dal WWF con l’Associazione Nazionale Musei Scientifici per promuovere, e da quest’anno anche sostenere, la ricerca scientifica sulla biodiversità (www.wwf.it)



Il primo Ecomuseo delle Marche nato oggi è dedicato ai Vissuti e Saperi delle comunità locali dei Monti Sibillini e vuole favorire la partecipazione degli abitanti del territorio nella gestione sostenibile delle risorse naturali e culturali del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. I veri protagonisti di questo progetto sono gli anziani, autentici custodi di antichi saperi e memorie in via di estinzione. La firma è avvenuta a Montalto di Cessapalombo, in occasione del Workshop dedicato alle nuove sfide ambientali della Politica Agricola Comune dell’Unione Europea. A firmare l’accordo l’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, la Comunità Montana dei Monti Azzurri, il Comune di San Ginesio, il Comune di Cessapalombo, la Società Agricola “La Quercia della Memoria” e il WWF Italia. “L’Ecomuseo dei Vissuti e dei Saperi dei Monti Sibillini è un ulteriore esempio di come la PAC, attraverso l’Asse Leader del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Marche, può contribuire alla conservazione della biodiversità attraverso il coinvolgimento delle comunità rurali” ha dichiarato Franco Ferroni, responsabile nazionale Policy Biodiversità, Aree Protette ed Agricoltura del WWF Italia.

Il protocollo ha lo scopo di promuovere la conservazione e valorizzazione della memoria storica delle comunità locali, del paesaggio e della biodiversità attraverso l’istituzione dell’Ecomuseo dei Vissuti e dei Saperi dei Monti Sibillini, tramite la realizzazione di progetti, attività ed eventi principalmente nell'ambito territoriale del versante nord orientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La direzione e la segreteria tecnica dell’Ecomuseo sarà assicurata dal soggetto gestore del CREDIA WWF, la Società Agricola “La Quercia della Memoria”, che rappresenta già un esempio concreto di multifunzionalità di una azienda agricola basata sulla valorizzazione sostenibile della biodiversità e del paesaggio. Un primo impegno della direzione dell’Ecomuseo sarà la presentazione con il GAL Sibilla di un progetto di cooperazione con altri GAL impegnati nella promozione di Ecomusei in Italia ed in Europa.

L'obiettivo principale dell’Ecomuseo dei Vissuti e dei Saperi dei Monti Sibillini è infatti promuovere l’attuazione della Strategia Nazionale Biodiversità e della Convenzione Europea del Paesaggio attraverso la sperimentazione ed applicazione dell’approccio ecosistemico alla conservazione e valorizzazione del paesaggio e della biodiversità, con il recupero della memoria e dei saperi tradizionali per una interpretazione collettiva del territorio, del suo ambiente e della sua storia. Il processo partecipato che porta alla costituzione di un Ecomuseo ha come obiettivo il recupero dell’identità dei luoghi in tutte le loro componenti, naturali, storiche, sociali. Insieme agli accordi agroambientali d’area vasta, che sono stati al centro del dibattito nel Workshop di Cessapalombo dedicato al tema “Agricoltura e Biodiversità”, l’Ecomuseo rappresenta uno strumento efficace per l’attuazione della Conservazione Ecoregionale promossa dal WWF Italia che si basa proprio sulla partecipazione delle comunita’ locali nella definizione ed attuazione di piani di azione locali per la conservazione della biodiversita’.

L’Ecomuseo si caratterizza quindi come una struttura dinamica che si differenzia dai vecchi musei perché non privilegia collezioni storiche particolari e definite ma mette al centro i valori ambientali e culturali del “patrimonio” presente nei territori e nelle comunità locali, riconoscendo e valorizzando le risorse storico-culturali ed ambientali dei luoghi, le loro tradizioni ed i saperi antichi, etc., che consente un’attenzione al territorio orientata alla salvaguardia dei beni e valorizzazione delle relazioni che li uniscono al patrimonio locale. L’Ecomuseo, come strumento della “nuova museologia” che mette in relazione natura e cultura, attraverso il protagonismo delle comunità locali, ha avuto uno sviluppo significativo in alcune regioni italiane, quali il Piemonte, che ad oggi conta sul suo territorio 47 Ecomusei, il più alto numero di Ecomusei in Italia, la Lombardia con 33 Ecomusei, la Toscana con 13 Ecomusei, l’Emilia Romagna con 10 Ecomusei, la Provincia autonoma di Trento con 7 Ecomusei, la Puglia con 6 Ecomusei, il Veneto, la Valle d’Aosta, l’Umbria e la Sardegna con 5 Ecomusei ciascuno, la Liguria, il Lazio e il Friuli Venezia Giulia con 4 Ecomusei ciascuno, la Calabria, l’Abruzzo e la Sicilia con 3 Ecomusei ciascuno, la Campania con 2 Ecomusei, la Basilicata con 1 solo Ecomuseo. Le Marche, insieme al Molise ed alla Provincia autonoma di Bolzano, era una delle tre realtà regionali che non avevano ancora ufficialmente attivato iniziative ecomuseali. L’Ecomuseo si sta quindi affermando in quasi tutte le regioni italiane come strumento di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale ed ambientale del territorio di una comunità locale. Il protocollo d'intesa è aperto alla partecipazione di tutte le istituzioni pubbliche e soggetti privati interessati ad aderire all’iniziativa di promozione, realizzazione e sviluppo dell’Ecomuseo dei Vissuti e dei Saperi dei Monti Sibillini.

Anche il nuovo ecomuseo delle Marche parteciperà domenica 23 ottobre a Biodiversamente, il Festival dell’Ecoscienza promosso dal WWF con l’Associazione Nazionale Musei Scientifici per promuovere e sostenere la ricerca scientifica sulla biodiversità, che è alla base del nostro benessere e della nostra economia. Già da ora è possibile contribuire sul sito wwf.it/biodiversamente, per sostenere importanti progetti di ricerca, finanziando due borse di studio sulla biodiversità italiana. Il museo sarà aperto gratuitamente con speciali iniziative per tutti domenica 23.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-10-2011 alle 18:25 sul giornale del 10 ottobre 2011 - 487 letture

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