San Severino: neve, situazione sotto controllo. Sopralluogo di sindaco e assessore

Neve a San Severino 2' di lettura 11/02/2012 - I volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, insieme agli uomini del comando stazione del Corpo Forestale dello Stato di San Severino Marche, sono tornati nelle zone maggiormente colpite dall’ondata di maltempo di questi giorni.

Con loro anche il sindaco, Cesare Martini, e l’assessore comunale all’Urbanistica, Tito Livio Lucarelli. Il giro di verifica ha riguardato le zone di campagna dove la neve ha creato “muri” alti anche tre metri e dove, nella normalità, il manto comunque è arrivato a superare il metro e mezzo d’altezza. Sono diverse le località che sono state interessate dalla tormenta “Blizzard”: Isola, Serralta, Gaglianvecchio, Collicelli, Agello, Palombara, Straccialena e Case Camerucci. In quest’ultima località, sulla strada per Sant’Elena, uomini e mezzi sono stati impegnati per portare acqua e rifornimenti in alcune stalle. A Straccialena, invece, nei giorni scorsi tre anziani fratelli – Enrico, Letterio e Pietro Ciurlante - che vivono sotto lo stesso tetto, erano stati soccorsi e raggiunti, dopo che erano rimasti isolati per una notte, da una grossa pala meccanica e dagli operai del Comune.

Sindaco ed assessore sono tornati nella loro casa per sincerarsi delle loro condizioni di salute. Non sono isolate, ma la nevicata delle scorse ore ha peggiorato una situazione che stava lentamente tornando verso la normalità, anche altre frazioni del territorio. “Non è facile arrivare ovunque, il nostro è un territorio di quasi 200 chilometri quadrati con 220 chilometri di strade comunali e vicinali. I nostri operai da dieci giorni dormono quattro ore a notte, quelli delle imprese private che abbiamo chiamato a darci una mano altrettanto. Abbiamo chiesto lo stato di calamità – conclude il primo cittadino settempedano – nella speranza che qualcuno ci venga incontro economicamente visto che l’emergenza ci sta costando circa 30mila euro al giorno. Non abbiamo spalato strade per farci belli ma perché c’erano delle persone da salvare, degli animali da soccorrere, delle attività che necessitavano di dover andare avanti con la produzione”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-02-2012 alle 15:43 sul giornale del 13 febbraio 2012 - 487 letture

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