San Severino: la mostra su stampa ed editoria ricorda Giorgio Zampa

mose 4' di lettura 29/11/2012 - Sabato prossimo (1 dicembre) l’associazione Archivio Storico Tipolitografia “C. Bellabarba”, in collaborazione con il Comune di San Severino Marche, organizza un incontro in ricordo di Giorgio Zampa alla presenza del presidente del Premio Bancarella, Giuseppe Benelli.

L’appuntamento si terrà, a partire dalle ore 17, presso la sala Sisto V, in viale Bigioli. Seguirà una visita guidata alla mostra Mose, Mostra Operativa su Stampa ed Editoria, allestita a palazzo Collio, con lettura di “Xenia” di Eugenio Montale a cura dell’associazione “Il Sognalibro”.

Nato a San Severino Marche il 24 febbraio 1921, e morto nel 2008, Giorgio Zampa ha curato gli scritti critici di Eugenio Montale e, grazie alla sua amicizia con il poeta, è stato il trait d’union con la tipografia Bellabarba per la stampa proprio degli “Xenia”. Docente universitario, studioso di letteratura tedesca, Zampa è stato fondatore, e per tanti anni, presidente anche del Premio Salimbeni, prestigioso riconoscimento che viene assegnato dalla Città di San Severino Marche a chi si è distinto nella storia e nella critica d’arte.
Durante gli anni 1945-'46 e 1946-'47 è stato assistente ordinario di Storia Moderna del prof. Carlo Morandi. In quegli anni ha conosciuto Montale e frequentato il gruppo di letterati e artisti che animavano la vita intellettuale della città negli anni immediatamente precedenti alla seconda Guerra Mondiale.

All’attività didattica ha alternato attività di critico militante: ha collaborato a "Letteratura" e a “Il Mondo” di Mario Pannunzio; è stato redattore e collaboratore di “Letteratura e arte contemporanea”, diretta da A. Bonsanti, e di “Paragone” sotto la direzione di Roberto Longhi. Alla fine degli anni ’40 si trasferisce a Milano, da cui continua la sua attività giornalistica con la collaborazione a importanti testate nazionali: dal 1952 al 1963 è collaboratore letterario e inviato speciale del “Corriere della Sera”, dal 1963 al 1970 è critico letterario e redattore della “Stampa” ("Pagina dei libri"). Successivamente è stato redattore, inviato e critico letterario de “Il Giorno” e ha affiancato Indro Montanelli nella fondazione di “Il Giornale Nuovo”, in cui ha svolto l’attività di critico letterario. Ha collaborato con molti periodici, tra cui "Atlante", l'"Espresso", "Domus". Dagli anni ’50 inviato dell’“Illustrazione Italiana”, critico teatrale di “La fiera letteraria” (1967-'68) diretta da Manlio Cancogni (ha raccolto le cronache di questo periodo nel volume "Le quattro stagioni", De Donato Editore, 1969) e di “Il Dramma”, è stato direttore artistico del Teatro Stabile di Torino e ha collaborato come drammaturgo con Luca Ronconi (Kleist, Starnheim - "Die Hose"); con Virginio Puecher ha curato la traduzione della "Ermittlung" di Peter Weiss, un’edizione dell’“Urfaust” di Goethe al Teatro Olimpico di Vicenza (1969) e del Woyzeck di Büchner alla Scala. Nel 1967 ha fondato e diretto, per la casa editrice “De Donato”, le collane "Rapporti", "Dissensi", "Temi e Problemi"; ha diretto la sezione letteraria dell’”Enciclopedia “Le Muse”, edita da “De Agostini”, ha curato

l’edizione delle “Opere complete” di Eugenio Montale (1996), e la pubblicazione dell’opera di Dolores Prato “Giù la piazza non c’è nessuno” (1997). È stato Conservatore dell’Archivio “Alessandro Bonsanti” presso il “Gabinetto Viesseux” di Firenze, membro della giuria del Premio Pirandello, del Premio Strega, del Campiello Ventennale.

L’incontro dedicato a Zampa sarà occasione per fare visita alla mostra operativa su stampa ed editoria, sintetizzata nell’acronimo Mose, che viene ospitata fino al 9 dicembre prossimo a palazzo Collio e che presenta anche un’edizione a tiratura limitata di Xenia, opera che Eugenio Montale stampò appunto a San Severino Marche. Secondo una modalità dinamica d’interpretazione del concetto di “mostra”, nello stile del Museum Theatre europeo, a palazzo Collio viene proposta una presentazione con un personaggio in costume calato nell’epoca di Gutenberg che guida i visitatori in un affascinante viaggio nel tempo e fa sperimentare le antiche tecniche di stampa, oggi quasi cancellate dal computer e dalla stampa digitale, ma in corso di rivalutazione come arte ed abilità artigianale.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-11-2012 alle 17:55 sul giornale del 30 novembre 2012 - 497 letture

In questo articolo si parla di attualità, san severino marche, Comune di San Severino Marche

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