Giovanni De Gennaro all’Università per una lezione su L'Intelligence tra miti e nuove realtà

2' di lettura 24/01/2013 - “Il mondo dei servizi dell’informazione è al servizio della democrazia, e questo è un concetto che deve essere sempre più presente nel sistema culturale del nostro Paese. L’Università dunque è il luogo migliore per parlarne e ringrazio caldamente per questo l’Università di Camerino che mi ha voluto qui oggi”.

Così il dott. Giovanni De Gennaro ha aperto il seminario su “L'Intelligence tra miti e nuove realtà” tenuto oggi alla Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino.

L’evento, al quale ha partecipato il Rettore Unicam Flavio Corradini, è stato coordinato dalla docente Catia Eliana Gentilucci e moderato dal giornalista Maurizio Piccirilli.

“Ringrazio il dott. De Gennaro per la sua presenza nel nostro Ateneo – ha dichiarato il Rettore Unicam prof. Flavio Corradini – Quello di oggi è un momento molto importante per i nostri studenti. Come Ateneo abbiamo infatti il compito di formare i nostri giovani e occasioni come questa, su tematiche di così stringente attualità, contribuiscono alla formazione totale dei giovani e quindi di una società civile fondata sulla legalità e sull’etica”.

“Attualmente i servizi di Intelligence sono chiamati ad una mission diversa, che non è solo quella della difesa del Paese, ma in un mondo globalizzato è la difesa degli interessi economici, è la difesa dei mezzi con cui comunichiamo quotidianamente. E di fronte a queste nuove minacce diventa fondamentale avere risorse umane specializzate”.
Il dott. De Gennaro ha poi sfatato alcuni miti relativi alle attività dei servizi segreti, quali “i servizi segreti sanno tutto, i servizi segreti possono rispondere a tutte le domande, i servizi segreti possono fare tutto”.
“Non è così: – ha affermato il dott. De Gennaro – i Servizi Segreti hanno il compito di cercare le informazioni, e sanno come cercarle, informazioni che poi sono importanti per l’autorità di governo per prendere le decisioni sulle azioni da intraprendere. Il tutto nel rispetto della legge e in quello che la legge consente loro di fare”.

Le attività più tradizionali dei Servizi Segreti, sia a livello nazionale che globale, si sono dovute implementare a settori di prevenzione ad ampio raggio che coinvolgono nuove esigenze come la difesa degli interessi economici e industriali nonché quella delle minacce asimmetriche derivanti dalle reti terroristiche, dai traffici illeciti e dalle mafie internazionali.

“Un’altra grave minaccia che si è aggiunta in questi ultimi tempi è quella allo spazio cybernetico, che rappresenta anche un pericolo ad un nuovo sistema di vita sociale. In questo caso la difesa è affidata alla prevenzione, alla capacità dei Servizi Segreti di conoscere e di saper leggere le informazioni. Questa probabilmente è la sfida più difficile”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-01-2013 alle 20:42 sul giornale del 25 gennaio 2013 - 488 letture

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