San Severino: emissioni del cementificio Sacci, una centralina monitorerà la qualità dell’aria

Cesare Martini 3' di lettura 26/11/2013 - “Una centralina monitorerà la qualità dell’aria e la ricaduta, nel territorio di San Severino Marche, delle emissioni del cementificio Sacci. Comune, Comunità Montana e Arpam stanno lavorando per attivare l’apparecchiatura donata all’Istituto tecnico industriale “Divini” dall’ente comunitario e già utilizzata per lo studio delle polveri sottili”.

Lo sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, che annuncia che “l’Amministrazione settempedana ha aderito all’invito a prendere parte all’incontro pubblico programmato per domenica 1 dicembre alle 17 al teatro Italia dal Comitato Salva Salute di Castelraimondo e ha collaborato con lo stesso allo scopo di informare correttamente la cittadinanza circa l’ampliamento dell’impianto di incenerimento rifiuti alla Sacci di Castelraimondo già autorizzato dalla Regione Marche”. Martini elogia anche “l’azione intrapresa dalla Comunità Montana di San Severino Marche, a tutela di tutti i cittadini del territorio, che ha messo a disposizione l’apparato tecnico per il monitoraggio”.

“Ci siamo già incontrati con gli altri sindaci del comprensorio - prosegue ancora Martini - per fare un’azione sinergica su tutto il territorio. A seguito di un nostro sollecito abbiamo ottenuto dall’Asur regionale, esattamente dall’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 3, l’impegno a svolgere una serie di ricerche sui dati relativi alle patologie tumorali nel nostro Comune allo scopo anche di acquisire nuove informazioni. A questi dati aggiungeremo i risultati del monitoraggio sulla qualità dell’aria.

A mio giudizio la Regione si doveva sentire in dovere di promuovere un incontro pubblico sulla questione - evidenzia il sindaco di San Severino Marche - La Regione, infatti, ci deve ancora convincere circa l’esclusione della nostra Amministrazione, nella fase iniziale, dal procedimento in corso. In sede di autotutela, a gennaio 2013, abbiamo per questo chiesto, come Giunta comunale, di riesaminare il Decreto Dirigenziale n.1/VAA. Non avendo avuto risposta a febbraio ci siamo sentiti in dovere, unico Comune, di presentare ricorso al Tar contro l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Non possiamo essere d’accordo con chi, proprio in Regione, sostiene che il problema sia squisitamente tecnico.

Ora Comune e Comitato faranno chiarezza perché in giro c’è anche tanta confusione, qualcuno cerca di mescolare le carte in tavola con attacchi politici rozzi e senza senso. Ci rendiamo conto delle problematiche della società Sacci per fronteggiare la crisi e mantenere e tutelare il lavoro dei propri dipendenti ma il nostro dovere, quello delle istituzioni tutte, è prima di tutto quello di tutelare e difendere la salute dei cittadini. La questione riguarda un territorio, non un singolo Comune.

Pertanto dobbiamo tutti insieme, ovvero istituzioni, società, forze sociali, essere capaci di compensare le esigenze che la problematica rappresenta. Come ho avuto già modo di affermare pubblicamente – conclude Martini - ci opporremo all’ampliamento dell’impianto e all’autorizzazione a bruciare CSS fino a quando non ci verranno date tutte le garanzie per la salute delle persone. E’ inutile ricordare la vicenda dell’Ilva di Taranto”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-11-2013 alle 19:25 sul giornale del 27 novembre 2013 - 376 letture

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