San Severino, Muzio: 'Cittadini e associazioni, adottate un'aiuola!'

2' di lettura 18/03/2014 - I volontari del gruppo settempedano di Protezione Civile, in tutto una ventina quelli che hanno subito risposto all’appello del coordinatore Dino Marinelli, e gli operai del Comune di San Severino Marche si sono dati appuntamento stamattina all’ingresso dei giardini pubblici “Giuseppe Coletti” e, armati di decespugliatori e rastrelli, hanno liberato le aiuole del parco comunale da erbacce ed arbusti cresciuti troppo anche a causa delle piogge dei mesi scorsi.

Così, alla vigilia dell’arrivo della primavera, quello che è un vero e proprio paradiso verde nel cuore della città, che viene frequentato nella stagione calda da tanti ragazzi settempedani ma anche da mamme e bambini, è tornato alla sua naturale bellezza.

“Come sempre – sottolinea l’assessore comunale alle Manutenzioni, Giampaolo Muzio – dobbiamo ringraziare i tanti volontari che danno una mano al Comune per svolgere queste attività di giardinaggio cui i nostri operai, sempre di meno numericamente e sempre più carichi di lavoro, non riescono a far fronte vista anche la vastità del territorio. Cerchiamo di arrivare ovunque ma si deve tenere conto del fatto che ci sono frazioni che distano anche venticinque chilometri dal capoluogo dove ci sono luoghi, come ad esempio i cimiteri, che richiedono analoghi interventi. Più di una volta ho lanciato un appello a chi desiderasse dare una mano, come avveniva in un passato ormai piuttosto lontano, ad “adottare” anche una sola aiuola. Chi volesse farlo, sotto la nostra supervisione, potrà piantare fiori e nuove essenze e mettere a dimora piccoli arbusti. In cambio indicheremo chiaramente chi sarà l’autore della meritoria opera".

"Adottare un pezzo di verde aiuterà ad avere una città migliore – aggiunge lo stesso assessore Muzio, che conclude – Di recente anche la presidente del Comitato Centro storico, Emanuela Cardinali, si è fatta portavoce di questo invito ricordando che i giardini sono 'la memoria storica di San Severino. Basterebbero pochi volontari per quartiere e maggiore educazione'. Mi sento di condividere appieno questo messaggio, insieme all’Amministrazione comunale tutta, nella speranza che qualcuno si muova insieme al Comune ed ai volontari della Protezione Civile. Magari questa risposta potrebbe partire proprio dalle associazioni. Sono sicuro che poi i cittadini, ce ne sono molti che hanno mostrato in tanti casi buona volontà, ci seguiranno”.








Questo è un articolo pubblicato il 18-03-2014 alle 16:56 sul giornale del 19 marzo 2014 - 505 letture

In questo articolo si parla di attualità, daniele pallotta

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