'L'Ingegnere': sabato al Piermarini lo spettacolo dell'anno

2' di lettura 04/04/2014 - Parlare di Mattei vuol dire aprire capitoli di storia dell’Italia, e soprattutto scoprire una figura essenziale per il nostro paese e la storia di quel periodo. Parlare di Mattei significa far emergere un modo di essere e una grande motivazione di cosa significa far politica, al servizio del cittadino e nell’interesse di un popolo. Vuol dire mettere in luce una capacità di idee e metterle in pratica in funzione di un ideale di cui, forse, la politica odierna è avulsa.

Ma forse tutto questo è già noto, forse se ne è ampiamente parlato.

Quindi ci interessava far conoscere l’uomo Mattei attraverso l’occhio di chi l’ha conosciuto, anche da vicino, e magari anche in forma immaginaria, far raccontare da questi testimoni il vissuto di questo grande viaggio nella storia italiana. Personaggi che possono dare un taglio diverso alle innumerevoli storie che si intrecciano nella vita dell’ingegnere, magari solo pensate o immaginate, ma che scavino all’interno della coscienza della gente, attraverso una visione, anche umana, delle vicende affrontate dal nostro protagonista.

Una ricostruzione di atmosfere, di considerazioni, di incontri, dove il rapporto tra persone diventa un legame profondo di stima e riconoscenza, dove l’immaginario corre verso momenti lieti, problematici e drammatici, tra le pieghe di sguardi, intese, e silenzi carichi di presagi. Uno scavare sulle motivazioni, sulle spinte emotive, per percorrere le trame visibili e nascoste di un periodo molto vivace del nostro paese. Evocare lo spazio del tempo con corpi e azioni che scavano nell’immaginario, e attraverso movimenti e approcci simbolici, ci riportano le sensazioni e gli stati d’animo di quei momenti. Entrando negli spazi della drammaticità attraverso le armonie e la potenza delle voci corali, la riflessione della musica e delle parole, la collocazione spaziale e armonica dei luoghi, abitando con i corpi dei musicisti gli ambiti del teatro, e con la potenza emozionale di note che accompagnano le vicende raccontate. Quadri, insiemi di colori, che ricostruiscono sensazioni, atmosfere, parole e suoni di una realtà troppe volte sbiadita e irrisolta. Uno spettacolo carico ma leggero allo stesso tempo, di parole, corpi, suoni, immagini e sensazioni.

Parteciperanno anche il coro polifonico A. Antonelli ed il complesso bandistico P. Veschi. Inizio spettacolo: sabato 5 aprile ore 21,15. Biglietti in vendita dalle 17 presso il teatro Piermarini a 10 euro (8 euro ridotto).

(nelle foto la locandina dell'evento, clicca per ingrandire)








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-04-2014 alle 13:40 sul giornale del 05 aprile 2014 - 453 letture

In questo articolo si parla di cultura, teatro, matelica, spettacoli, ruvido teatro, compagnie locali

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