Laureata Unicam vince premio come miglior tesi in Farmacologia

2' di lettura 16/04/2014 - Stefania Mazzotta, laureata in Farmacia presso l’Università di Camerino il 7 Marzo 2013, è risultata vincitrice del Premio miglior tesi di laurea in Farmacologia bandito dalla Federazione Ordini Professionali Farmacisti Italiani.

Il premio, dell’importo di 3.000 euro, è stato consegnato dal Ministro degli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta nel corso del Congresso Nazionale “FarmacistaPiù. il Futuro della Professione”, che si è tenuto a Roma dal 4 al 6 Aprile 2014 presso il Palazzo dei Congressi.

Presenti alla cerimonia anche il Presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, il Senatore e Presidente della Federazione Ordini Professionali Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli, e il Direttore dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Luca Pani.

“Sono orgogliosa di essere risultata vincitrice di questo premio così prestigioso – ha dichiarato la dott.ssa Mazzotta – ed è sicuramente una soddisfazione vedere apprezzato il proprio lavoro. La mia attività di ricerca, che si è svolta presso la Scuola Unicam di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute nel laboratorio del dott. Carlo Cifani e della dott.ssa Maria Vittoria Micioni, è stata focalizzata sullo studio dei disordini alimentari, in particolar modo sul binge eating definito come un’assunzione compulsiva ed incontrollata di una grande quantità di cibo appetibile in un breve periodo di tempo”.

“Attualmente – prosegue la dott.ssa Mazzotta – le strategie di trattamento sono limitate e le cause psicologiche e neurologiche non sono ancora chiaramente comprese. Nel nostro laboratorio abbiamo studiato il coinvolgimento del sistema dell’adenosina (importante neuromodulatore nel sistema nervoso centrale), testando un nuovo agonista adenosinico A2A, sintetizzato presso il laboratorio di chimica farmaceutica della Prof.ssa Volpini.

I risultati di questa interessante ricerca suggeriscono che il sistema adenosinico possa rappresentare un nuovo interessante target farmacologico per il trattamento del binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata) e di altri disturbi del comportamento alimentare associati ad una componente compulsiva verso il cibo stesso e per ridurre l’eccessivo consumo di cibo associato all’obesità”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-04-2014 alle 15:04 sul giornale del 17 aprile 2014 - 546 letture

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