Parco eolico a Camerino: quando l'economia (politica) conta più dell'ambiente

2' di lettura 17/06/2014 - E’ questo quel che deriva - a nostro parere - dalla sentenza del Consiglio di Stato n.2999 del 12.6.2014 che ha ribaltato la precedente sentenza del TAR Marche n.591/2013 che aveva annullato il progetto di realizzare un mega impianto eolico a Camerino, al confine tra Marche ed Umbria.

Tale mega impianto, soprastante la piana di Colfiorito, si trova in area sottoposta a vincolo paesaggistico e aveva visto una opposizione strenua e determinata da parte della Soprintendenza marchigiana e della Regione Umbria in quanto confinante.

Il Tar Marche, su ricorso della Associazione Italia Nostra Onlus, aveva annullato “per difetto di motivazione” il decreto della Regione Marche che recepiva la delibera finale espressa dal Consiglio di Ministri a cui era ricorso la controparte, in base alla L. 241/90, per superare lo stallo in seno alla conferenza dei servizi.

Oggi il Consiglio di Stato afferma che “Il dissenso espresso dalla Soprintendenza, benché legittimamente espresso, viene superato dal riesame degli interessi in giuoco svolto dall’organo di ultima istanza – consiglio dei Ministri ndr -, il quale ha ritenuto di preminente interesse la realizzazione dell’impianto eolico per l’economia del territorio interessato, fornendo idonea motivazione sul punto”. “In definitiva il Consiglio dei Ministri si è avvalso del potere conferitogli dalla legge quale organo di ultima istanza in chiave semplificatoria svolgendo un apprezzamento che è di alta amministrazione” e per tale motivo insindacabile. Si giunge quindi all'assurda conclusione che, quand'anche le motivazioni contrarie siano le più giuste del mondo, il Consiglio dei Ministri può dare ragione alla controparte sposandone le valutazioni e senza compiere alcun approfondimento in proprio.

Di fatto la volontà politica espressa a livello locale e regionale contro i contenuti dell’art. 9 della Costituzione, se fatti propri con un atto di alta amministrazione dal Consiglio dei Ministri, nel caso quello Monti, può battere qualsiasi buona motivazione a difesa degli interessi a cui più tengono i cittadini, la salute e quindi l’ambiente che, come affermato dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 641/1987) “assurge valore primario ed assoluto”. Questa sentenza, in attesa degli sviluppi dell’inchiesta in corso che ha messo sotto la lente anche l'iter autorizzatorio del Parco Eolico in questione, è un brutto esempio per tutti i cattivi politici che potranno sapere di “poterla sempre avere vinta”. Questa sentenza fornisce però anche buone motivazioni affinché i cittadini con il loro voto sostituiscano i politici e gli amministratori nelle prossime elezioni del 2015, con altri rappresentanti che credano, come la Corte Costituzionale, negli artt. 9 e 32 della Costituzione.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-06-2014 alle 17:40 sul giornale del 18 giugno 2014 - 949 letture

In questo articolo si parla di politica, camerino, monte san lorenzo

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