Il Muccia si prepara all'esordio in Prima Categoria. Moriconi: 'Non vogliamo sfigurare'

moriconi muccia 2' di lettura 03/07/2014 - Lavorare, lavorare e ancora lavorare. Sembra questo l’imperativo del Muccia che si sta preparando ad affrontare la sua prima stagione in Prima Categoria. Una promozione storica quella della squadra dell’entroterra maceratese che comporta impegno e un’estate più attenta delle altre.

Lo sa bene il vice presidente e direttore sportivo Marco Moriconi che sta allestendo la squadra per il confermatissimo allenatore Paolo Rossi verso il quale spende subito parole di stima “non poteva che esserci lui alla guida dei ragazzi – dice Moriconi – Paolo (Rossi ndr) si è dimostrato un allenatore a 360 gradi riuscendo a gestire non solo gli uomini in campo, ma anche nello spogliatoio. E’ stata questa la vera forza: l’armonia dello spogliatoio, il successo è nato da lì”.

Moriconi, dunque come descriverebbe questa estate, sicuramente diversa dalle altre che porterà il Muccia a un esordio storico?
“Molto impegnativa. Da quando sono finiti i play off non c’è stato un attimo di pausa. Non abbiamo mai giocato in Prima categoria e non vogliamo farci trovare impreparati. Per fare in modo che ciò accada stiamo allestendo una squadra fatta di giocatori orgogliosi, cercando di far conciliare le forze che abbiamo con innesti che portino qualità, ma soprattutto entusiasmo”.

Già, entusiasmo, penso che in situazione come la vostra, questa componente non manchi…
“Decisamente no. I ragazzi sono a mille. Basti pensare che nessuno si è fermato del tutto, ma che stanno continuando a correre e allenarsi anche durante l’estate per arrivare non del tutto fuori forma alla preparazione. Inizieremo l’8 agosto”.

Le carte in regola per fare bene sembrano esserci, quali obiettivi si prefigge il Muccia?
“Non vogliamo parlare di obiettivi. La nostra prima intenzione è di raggiungere la salvezza il prima possibile. E’ vero che l’entusiasmo è alle stelle, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Sappiamo che dovremo vedercela con squadre attrezzate e, senza dubbio, più esperte di noi in questo campionato”.

Cosa dovrà fare la differenza quindi?
“Penso che la differenza la facciano le persone. Scegliere le persone giuste è fondamentale, soprattutto in queste categorie. Prendere un giocatore solo ed esclusivamente perché relativamente conosciuto o per il nome è riduttivo. Chi entra nella famiglia del Muccia sposa una causa e penso che questo abbia fatto la differenza in tutti questi anni."


   

di Sara Santacchi





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-07-2014 alle 12:44 sul giornale del 04 luglio 2014 - 628 letture

In questo articolo si parla di sport, calcio, muccia, prima categoria

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