Tanti auguri Verdicchio di Matelica! Serie di eventi nel prossimo week end

verdicchio 3' di lettura 19/07/2014 - Fu la prima DOC delle Marche. Il disciplinare approvato con decreto del 21 luglio 1967 certificava il Verdicchio di Matelica come un vino a Denominazione di Origine Controllata.

1967-2014. Quarantasette anni portati benissimo per la DOC Verdicchio di Matelica. Un vino che ha fatto del genius loci il suo successo. Prodotto esclusivamente nell’entroterra maceratese e anconetano per le particolari condizioni. E Matelica le ha tutte.

Le valli marchigiane sono orientate in direzione Ovest-Est, dai monti dell’Appennino fino al mar Adriatico. Ma l’Alta Valle dell’Esino, dove Matelica respira, no: questa vallata ha orientamento Nord-Sud e resta così incastonata tra i monti, chiusa alle influenze marine sviluppando un clima continentale con forti escursioni termiche tra notte e giorno e rigidi inverni. In questo eccezionale “catino” naturale, il vino è storia.

Se ne ha traccia già nell’epoca dei Piceni con il ritrovamento di 200 vinaccioli di vitis vinifera (un po’ più di un grappolo) in una tomba di un giovane principe proprio a Matelica. Diversi sono i contributi e le testimonianze, ma la prima volta che la parola «Verdicchio» compare nella memoria è scritta in un contratto notarile del 1579, durante l’egemonia dello Stato della Chiesa. Dopo la filossera, la viticoltura e i vigneti stessi si trovarono costretti a rinascere in cloni standard. E solo negli anni Sessanta il Verdicchio torna in auge come vitigno autoctono e degno, nel 1967, di essere il primo vino della regione Marche a essere riconosciuto come DOC. I numeri complessivi parlano di tirature modeste, ma questo non fa che sostenere l’anima artigianale dei produttori del Verdicchio di Matelica. Un vino unico. Per il clima, per la terra, per la storia, per il cuore.

Ecco perché una festa, sabato 26 e domenica 27 luglio 2014, nel centro storico di Matelica. È stata la prima DOC nelle Marche, nel lontano 1967, e ad oggi, in prossimità del traguardo dei 50 anni, Matelica vuole continuare ad essere pioniere. E lo fa diventando distretto green con il Verdicchio come punta di diamante. Sabato 26 luglio alle ore 10 presso il Teatro comunale Piermarini ci sarà il convegno intitolato “Matelica: Distretto Green, dalle vigne allo sviluppo sostenibile”. Sul palco la prof.ssa Magda Antonioli dalla SDA Bocconi School Management, il prof. Luca Falasconi dalla Facoltà di Agraria all’Università di Bologna, il direttore dell’Istituto di Ricerca NOMISMA Denis Pantini, il segretario generale della Fondazione Symbola Fabio Renzi, il presidente di Confagricoltura Umbria Marco Caprai e il giornalista membro del comitato scientifico di Symbola e dell’Accademia dei Georgofili Carlo Cambi. Interverranno anche il direttore dell’Istituto Marchigiano Tutela Vini Alberto Mazzoni, l’assessore regionale dei Beni Ambientali Maura Malaspina, il sindaco di Matelica Alessandro Delpriori, l’assessore all’Agricoltura del Comune di Matelica Roberto Potentini, il presidente dell’associazione produttori Umberto Gagliardi.

Possono intervenire tutti. Una tavola rotonda e una sala aperta al pubblico per ascoltare e dibattere su quale sia la best practice per fare di Matelica un distretto evoluto armonico e del Verdicchio il suo marcatore territoriale.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-07-2014 alle 14:02 sul giornale del 21 luglio 2014 - 949 letture

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