Casoni contro Canil: 'Intervenga in consiglio non sulla stampa'

Il Comune di Matelica, come tutti gli altri comuni della Provincia, era chiamato a votare l’adesione o meno a quello statuto di diritto privato, non ad apportare modificazioni. Sulla tutela dell’ambiente è emersa una posizione di garanzia, espressa fortemente dal vicesindaco Ruggeri, ma anche da altri membri del consesso.
Il consigliere di minoranza Canil – si badi bene - non è però intervenuto, preferendo affidare il suo parere agli organi di stampa (teme forse i paragoni con la dott.ssa Ruggeri, che gli è succeduta sullo scranno di vice?). Sarebbe corretto che ogni consigliere dibattesse in aula piuttosto che solo sulla stampa. Evidentemente Mauro Canil mai è entrato nella giusta dimensione di pubblico amministratore (ancora lo è, pur di minoranza); neppure sembra aver còlto elementi di originalità negli interventi. Infatti:
a) Canil copia un’immagine coniata dalle ex minoranze, quando chiamavamo sindaco e vicesindaco “duo Sparvoli-Canil”; oggi lui scrive “duo Montesi-Casoni” (che sindaco e vicesindaco non siamo, ma rispettivamente assessore e presidente di assemblea);
b) in coro con i suoi colleghi di minoranza, Canil chiede rinvii pensando di spostare la discussione a chissà quando (per il punto COSMARI il voto era inevitabile, pena l'esclusione dal sistema di gestione dei rifiuti). Anche noi chiedevamo rinvii dai banchi della minoranza, ma solo se c’era tempo per ragionare;
c) Canil si fa oggi paladino dell’ambiente a rimorchio del M5S, nonostante in una delibera della sua vecchia maggioranza fossero inseriti richiami normativi agli insediamenti “a rischio di incidente rilevante”; così che noi – trattandosi di delibera comunale dove potevamo dibattere – ne ostacolammo l’approvazione fino ad ottenere dalla Provincia lo stralcio delle parti negative per la Città di Matelica!
Sarebbe dunque del tutto assurdo pensare che cinquantasette Comuni della Provincia di Macerata siano a favore di politiche distruttive per l’ambiente! Anche Macerata ha votato a favore; chi ha rinviato lo ha fatto solo per approfondimenti contabili. Canil con molta, esagerata, disinvoltura usa termini come “bieca politica”, “campagna elettorale sleale, disonesta e diffamatoria”; gli chiedo quando il sottoscritto abbia mai pronunciato frasi come “delinquenti, interessati soltanto ai propri interessi personali” verso i precedenti amministratori. Forza. Ricordo che le nostre battaglie riguardarono un progetto amministrativo di industrializzazione, promosso dalla maggioranza di cui Canil faceva parte; quello sì era veramente pericoloso per la città e per le sue vocazionalità territoriali!
Nel caso COSMARI invece stiamo trattando di ipotesi, così che la polemica scatenata dall’ex vicesindaco denota i tratti della vendetta politica, che però non si consumerà essendo stata ribadita la massima attenzione ambientale da parte del gruppo “Per Matelica”. Non consento a Canil di mettermi in parallelo con il metodo della sua amministrazione. Il disegno di Canil è chiaro: riutilizzare contro “Per Matelica” le stesse tecniche che “Matelica RiparTiAmo” e “Matelica Insieme” adoperarono per bloccare lui e Sparvoli.
Ma non è tacendo in consiglio comunale che si ottiene consenso; noi comunicammo tanto con la gente, così che ci capì. Agiremo di conseguenza, forti della fiducia ottenuta.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-12-2014 alle 18:20 sul giornale del 17 dicembre 2014 - 878 letture
In questo articolo si parla di politica, matelica, casoni, canil
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