Matelica: 'M'illumino di meno' con Lorenzo Porta Del Lungo

2' di lettura 10/02/2015 - Il Comune di Matelica aderisce all’iniziativa M’illumino di meno promossa dal programma radiofonico Caterpillar e propone - nella stagione promossa con l’AMAT - per la serata di venerdì 13 febbraio un Recital pianistico sotto una diversa luce, che avrà per protagonista Lorenzo Porta Del Lungo e le musiche di Bach, Mozart, Chopin e Ravel.

“I grandi compositori - afferma Lorenzo Porta Del Lungo - progettano le loro opere così come fanno gli architetti: poi, usando i suoni come materiali da costruzione passano a realizzarle. Lo spazio di cui si occupano è uno spazio interiore, ma al pari di quello esterno, per comunicare significato, interesse ed infine benessere, lo spazio deve divenire un’alternanza, o meglio una sequenza, di elementi diversi. Allora l’ascolto di un pezzo sarà come entrare in un ambiente e passare da una sala piccola ad una più grande, poi magari ad un lungo corridoio, e poi arcate, prospettive, fughe, altezze straordinarie e tante altre cose. Tutte le forme musicali sono buone per ottenere il risultato, piccole o grandi non importa. Nella Suite francese n°5 bwv 816 di Bach troviamo pezzi brevi, di grande personalità, che sono danze, cioè musica “collettiva” e che vanno a comporre un unico, coerente affresco, pulsante del fluire ineluttabile e immanente del tempo sull’Uomo. In Bach tempo e spazio rimangono distinti nella rappresentazione. Mozart ci dà una prova di abilità mostrandoci come si possono trarre dal tema di una semplice filastrocca, dodici diverse “immagini”, formando un pezzo che ha uno sviluppo univoco e quindi un senso profondo, pur mantenendosi nella dimensione del gioco. Nella Fantasia invece egli racconta, come in un romanzo, una vera e propria vicenda, attraverso il movimento e le voci dei vari protagonisti. Mozart fu uno dei più grandi uomini di teatro e la drammaturgia è sempre ugualmente presente nelle sue composizioni strumentali, dove infatti tempo e spazio si fondono. Chopin, come in altri suoi lavori della maturità, nella Ballata n°4 ci racconta una sua crisi individuale, personale, cantata dal primo tema che torna ciclicamente, ma poi ci indica una strada, una speranza, una riuscita possibile con l’affermarsi del secondo tema. Tutto questo rappresentato e vissuto con profonda emotività e partecipazione. Infine Ravel in Da Miroirs, Une barque sur l’Océan descrive le sensazioni ricevute durante una crociera e la rappresentazione dell’oceano attraverso l’imitazione del moto di onde sempre più grandi, diventa la metafora di un amore intenso e passionale da lui vissuto in quell’occasione, ma forse più in generale vissuto tutta la vita: i grandi compositori ci aiutano ad aumentare lo spazio dentro di noi.”


   

da AMAT
Associazione Marchigiana Attività Teatrali
 





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-02-2015 alle 13:50 sul giornale del 11 febbraio 2015 - 662 letture

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