Anniversario Grande Guerra: due mostre, un libro ricerca ed uno speciale de 'La Gazzetta Settempedana'

taglio del nastro 5' di lettura 09/04/2015 - LE MOSTRE - Due tagli del nastro nella stessa mattinata per due eventi nell'evento memorabili. Così la città di San Severino Marche ha dato il via alle iniziative programmate in occasione del centesimo anniversario della Grande Guerra.

Nella sede dell'associazione culturale “La Tavolozza”, e in tre sale del piano nobile del Municipio, sono state aperte le mostre “1915-1918: la Guerra disegnata da noi” e “La Grande Guerra: ricordare per non ripetere”. Alle cerimonie hanno preso parte, fra gli altri, il sindaco, Cesare Martini, l'assessore comunale allo Sviluppo Culturale, Simona Gregori, l’assessore alle Opere Pubbliche, Giampaolo Muzio, i dirigenti scolastici e i referenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Eustachio Divini”, dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Pocognoni”, del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane “Bambin Gesù”, dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi”.

Proprio le scuole settempedane sono state le promotrici, insieme all'Amministrazione locale, delle iniziative per celebrare la Grande Guerra che proseguiranno domani (venerdì 10 aprile) con una grande manifestazione, in piazza Del Popolo, alla quale sono attesi più di duemila alunni. Alle ore 9 si formerà un corteo che poi partirà dal piazzale dell‛Istituto Tecnico Tecnologico “E. Divini” e che arriverà, per una prima sosta, davanti al Monumento ai Caduti di tutte le guerre dove verrà deposta una corona di alloro. Alle ore 10 arrivo in piazza del Popolo per la manifestazione, aperta a tutta la cittadinanza, dal titolo: “La Grande Guerra dalla voce degli studenti”. Prima di inaugurare le esposizioni si studenti hanno deposto, insieme alle autorità, una corona di alloro al monumento della Prima Guerra Mondiale nel cortile interno del Municipio.

La mostra presso la sede dell’associazione “La Tavolozza” presenta diversi disegni realizzati dagli studenti dell’Itis, dell’Istituto paritario “Bambin Gesù” e dell’Istituto comprensivo che danno una lettura autentica di quello che fu la Grande Guerra con, in particolare, il suo tributo di sangue e di dolore. Sono poi esposti anche i lavori realizzati dagli studenti del Professionale. Singolare la riproduzione di un piccolo cannone da guerra che “spara” una parola luminosa: pax (nella foto sotto). Molto d’impatto anche la spessa lastra crivellata di colpi su cui poggiano calchi di mani rosso sangue e la scritta: Uniti per la pace”. La mostra allestita nel piano nobile del Municipio, invece, presenta manifesti e un gran numero di cartoline a tema insieme a materiale originale d’epoca e materiale bellico.

EDIZIONE SPECIALE DE 'LA GAZZETTA SETTEMPEDANA' - “Cronache dalla Grande Guerra 1915-1918”. Cento anni dopo il conflitto che segnò la storia di diverse nazioni, l'Istituto Tecnico Tecnologico “Eustachio Divini” di San Severino Marche ha dato alle stampe un numero unico de “La Gazzetta Settempedana”, un grande fogliettone dove gli studenti raccontano, attraverso cronache di fantasia, ma assolutamente rispondenti al vero, i principali fatti che segnarono i lunghi giorni del conflitto e dell'assedio.

Non solo cronaca nel finto giornale. L'occasione di scrivere della Grande Guerra è stata anche spunto per profonde riflessioni da parte dei ragazzi. Scrive infatti Manolo Petracci, studente della classe quarta autore dell'articolo d'apertura “Verso un conflitto dalle conseguenze catastrofiche”: “I crimini di guerra sono già parte di questo mondo ma oggi rischiamo di generare crimini contro l'umanità. Una cosa davvero ignobile per l'uomo”. Lorenzo Salvatori, ricorda invece le cronache del 24 maggio in “Ancona bombardata” con la devastazione delle coste marchigiane. Riccardo Brandi, studente della 4G, firma ben due articoli in prima pagina dedicati alle “Undici eroine marchigiane che salvano il Faà di Bruno”, potente pontone armato della marina da guerra, e a “Le mine nell'Adriatico”. All'interno c'è poi spazio per altre storie, come quelle di due personaggi settempedani, Ludovico Censi e Alessandro Luzio, e per tanti ricordi, come quello tributato alla “Tragedia sui sentieri del Malpasso”, dove perse la vita Maria Plozner Mentil, madre di quattro figli colpita a morte da un cecchino austriaco, o quello dedicato a Margherita Parodi, crocerossina a Pieris, divenuta tristemente famosa come “l'ancella della carità”.

Gli alunni delle classi quinte della scuola primaria “Alessandro Luzio” vengono ospitati da “La Gazzetta Settempedana” che raccoglie così un'intervista proprio a Ludovico Censi, aviere che insieme a Gabriele D'Annunzio “sganciò” su Vienna venti chili di manifestini. Infine le cronache raccontano de “L'uomo solo contro il nemico”: dall'inferno di Caporetto alle lettere dal fronte arriva ai nostri giorni la cronaca di una guerra che, come tante altre, si doveva sicuramente evitare.

IL LIBRO RICERCA - Per lasciare una traccia “In ricordo della Grande Guerra” gli studenti dell'Istituto Tecnico Tecnologico “Eustachio Divini” di San Severino Marche hanno organizzato anche un interessante opuscolo, di una cinquantina di pagine, che racconta non solo del conflitto del 1915-11918 come di una guerra totale e, dunque, mondiale, ma anche del patto segreto di Londra, del ruolo dell'Italia nel conflitto, di chi si divise fra neutralismo e interventismo, della vita nelle trincee, di imprese e personaggi (dalle beffa di Buccari al volo su Vienna, da Francesco Baracca all'onore al leggendario comandante Censi, alla figura di Filippo Corridoni). Uno spazio particolare, che occupa diverse pagine, viene poi dedicato alle donne che vissero veramente in prima linea.

La ricerca degli studenti dell'Itis “Divini” si sofferma poi sulle armi e gli strumenti di guerra e su altri capitoli come quelli dedicati alla disfatta e alla vittoria o anche alla memoria (La tomba delle trincee italiane, il diario di un combattente alpino in Valsugana, le memorie della prima Guerra mondiale, il sacrario militare di Redipuglia). Infine, l'ultimo capitolo che forse è anche quello più doloroso, viene dedicato al costo umano della guerra. Il triennio 1915 – 1918 si chiuse, infatti, con un bilancio di perdite di vite umane impressionante: 9 milioni di morti di cui 1milione e 800mila tedeschi, 1 milione e 400mila francesi, 950mila inglesi, 600mila italiani, 1 milione e 350mila austro ungarici, 350mila serbi, 125mila americani e 2 milioni di russi.

(nelle foto alcuni momenti salienti della mattinata, clicca sulle immagini per ingrandire)








Questo è un articolo pubblicato il 09-04-2015 alle 15:49 sul giornale del 10 aprile 2015 - 608 letture

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