Un incontro sul futuro del cementificio Sacci: la posizione del Movimento 5 Stelle

Sandro Bisonni 2' di lettura 10/04/2015 - Sabato 11 aprile alle ore 17:00 presso il Teatro Comunale di Castelraimondo si svolgerà un dibattito, organizzato dal Comitato CSS, sulla questione del cementificio; sarà un momento di confronto molto importante ed anche l'occasione per fare informazione e far sapere come stanno veramente le cose.

Come noto la mia posizione è che i rifiuti, sotto qualsiasi forma anche di CSS, non debbano essere bruciati in quanto inutile, antieconomico e sostanzialmente illogico.

Nel programma ambiente del Movimento 5 Stelle, il no alla combustione di CSS è tra i primi punti. Recentemente, in Regione, è stato approvato il PRGR (Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti), nel quale si predilige invece proprio la combustione di CSS. Il cementificio ha ottenuto un'autorizzazione per bruciare circa 100.000 tonnellate di CSS all'anno, quantità superiore alla produzione annuale di tutte le Marche.

Il sospetto che si volesse bruciare rifiuti anche da fuori regione è sorto a molti. Alcuni cittadini hanno fatto ricorso al TAR e per ora l'AIA è parzialmente annullata, ma permane la volontà dell'attuale governo regionale nel voler bruciare tutti i rifiuti a Castelraimondo. Inoltre ricordiamoci che l'Istituto Superiore della Sanità, ha divulgato uno studio epidemiologico preoccupante, in cui “sono state prese in esame le cause con evidenza di associazione rispetto alla presenza di impianti di incenerimento”. Lo studio riguarda il territorio tra Castelraimondo, Gagliole e San Severino Marche.

Recentemente è stato pubblicato anche un analogo studio effettuato dall'ARPAM esteso però anche al comune di Matelica; ancora una volta i dati evidenziavano eccessi di mortalità e ospedalizzazioni rispetto alla media marchigiana.

Anche in funzione di tali dati, ritengo che aumentare la pressione ambientale su tale territorio sia profondamente sbagliato. Cosa dovremmo fare, dunque, con i rifiuti? Certamente non bruciarli, nulla si crea nulla si distrugge, perché fare una discarica in cielo? Inoltre impariamo a non considerarli più un problema ma una risorsa; i rifiuti, sono plastica, carta, ferro, ecc. tutte materie prime seconde che possono e devono essere recuperate anche perché conviene economicamente.

Con l'attuale tecnologia in provincia di Macerata, tanto per fare un esempio, siamo vicini al 75% di differenziata; la nostra proposta è la politica del rifiuto zero che non prevede né inceneritori né nuove discariche, certo è un percorso faticoso ma, di sicuro, l'unico percorribile oltre che rispettoso della vocazione turistico – agricola della nostra regione.


   

da Sandro Bisonni
Europa Verde Macerata





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-04-2015 alle 20:36 sul giornale del 11 aprile 2015 - 439 letture

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