Giorgi: 'Due nuove case d'accoglienza nel maceratese e nell'ascolano-fermano'

paola giorgi 2' di lettura 14/04/2015 - Saranno ubicate nel territorio maceratese ed ascolano fermano, specificatamente nelle zone collinari e montane, le due nuove Case di accoglienza che la Regione Marche finanzia nell'ambito delle iniziative condotte a sostegno delle donne vittime di violenza.

I destinatari del pubblico avviso ( pubblicato sul Bur n.29 del 09.04.15) sono i Comuni capofila degli Ambiti Territoriali Sociali, sia singoli che associati, degli specifici territori sopra indicati, che potranno utilizzare per la gestione della struttura anche soggetti specificatamente qualificati del privato sociale, in forma singola o associati attivando forme di rapporto pubblico - privato quali il concerto, l'intesa o la forma consorziale così come previsto nell'Intesa Stato Regioni del novembre 2014. La dotazione finanziaria massima disponibile per ognuna delle nuove Case di Accoglienza è di € 57.747,84 : risorse che furono messe a disposizione dal Governo Letta per interventi a contrasto della violenza di genere.

La scelta di collocare le due nuove strutture nei territori interni del maceratese e dell' ascolano fermano è volta ad omogeneizzare il servizio sul territorio regionale valorizzando i servizi delle aree interne della nostra Regione. Nelle Marche oggi operano 2 Case di Accoglienza (Ancona e Fano) e una Casa di Emergenza a Pesaro. Le due nuove strutture materia del pubblico avviso, potranno fungere, qualora se ne ravvisi la necessità, anche da Case di Emergenza.

Mi preme ricordare che nelle Marche sono attivi anche 5 Centri Antiviolenza, uno per territorio provinciale, che, grazie alle scelte dell'Assessorato di valorizzare la collaborazione tra Enti Locali, con le disponibilità statali, amplieranno la loro presenza in un contesto più vasto rispetto ai singoli Comuni sede in cui fin'ora hanno operato. Le case di Accoglienza svolgono una funzione molto delicata e gli operatori sono chiamati ad agire con professionalità ed estrema sensibilità, per questo i requisiti che richiediamo ai soggetti candidati alla gestione sono molto specifici e traggono spunto dagli obiettivi della Convenzione di Istanbul, ovvero, i soggetti dovranno dimostrare una consolidata e comprovata esperienza almeno quinquennale nella protezione e nel sostegno delle donne vittime di violenza.

La violenza contro le donne resta una tematica culturale che va affrontata con coraggio e rispetto mettendo in campo professionalità e sinergie tra i vari attori che operano nella materia e va affrontata seguendo due percorsi paralleli, le strutture a supporto delle donne vittime di violenza e le azioni culturali di diffusione e conoscenza della problematica e su questo secondo filone l'Assessorato ha lavorato molto in questi mesi mettendo in campo molte iniziative.


   

da Paola Giorgi
Assessore Regionale Politiche Giovanili
Diritti e Pari Opportunità





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-04-2015 alle 15:57 sul giornale del 15 aprile 2015 - 419 letture

In questo articolo si parla di attualità, donne, politiche giovanili, Paola Giorgi, violenza sulle donne, Diritti e Pari Opportunità

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