Chiuso alla grande l'Encuentro: giorni emozionanti a Matelica per gli appassionati di sigari

3' di lettura 29/06/2015 - Doveva essere l'Encuentro dei record ed infatti l'evento non ha deluso i tanti appassionati di sigari giunti a Matelica da tutto il mondo per l'occasione.

Denso il programma che ha visto i partecipanti impegnati per quasi cinque giorni. Dalla serata di accoglienza alla Fiesta Campesina (leggi l'articolo), dagli stand gastronomici e degustativi all'inaugurazione della mostra sul Rubens (leggi l'articolo). E proprio nella giornata di sabato ben tre i seminari degni di rilievo. Prima Zoe Necodo Primo, una delle massime entità culturali di Cuba, ha raccontato la storia del “Lector”, colui che leggeva libri ai torceadores, cosa che devono aver apprezzato, visto che marchi leggendari come Romeo Y Juliet o Montecristo nascono da questa pratica. E’ stata poi la volta di Laura Mariottini e Alessandro Oricchio, due giovani e dinamici ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, che hanno presentato il loro docu-film “La otra historia del Tabaco”. I due sono due sociologi-linguisti, e come tali stanno studiando come il sigaro ha la capacità di creare e cambiare la comunicazione tra soggetti.

Ma questo Encuentro ha avuto un nome che lo ha…”patrocinato”: quello di Winston Churchill. Via Churchill il Rubens è arrivato a Firenze e ora a Matelica, e a Churchill è stato dedicato un seminario, e una degustazione di sigari e Ron, nello scenario della Loggia di Piazza Enrico Mattei. A illustrare e dibattere la figura di uno dei simboli della Seconda Guerra Mondiale sono stati Alex Pietrogiacomi, che ha illustrato la figura storica, Paul De Sury, che ne ha tratteggiato carattere, curiosità, vezzi e…vizi, mentre Giuseppe Elefante ha provato a ricostruire la…mappa dei suoi gusti in fatto di sigari.

Dopodiché, tutti a cambiarsi in vista della scintillante e suggestiva Cena di Gala in piazza, stretti tra il neoclassicismo del Palazzo Comunale e Palazzo De Sanctis e lo stile rinascimentale del Loggiato. Un degno finale con oltre trecento persone, tra queste anche Hirochi Robaina, nientemeno che il nipote del leggendario don Alejandro, produttore di tabacchi, l’unica leggenda ammessa in un Paese che vieta il culto delle personalità. Allegria, musica, cibo e vino eccellenti, l’ultima occasione “de compartir” tra persone da ogni parte del mondo prima di dare a tutti l’arrivederci all’anno prossimo.

E a proposito dell’atmosfera di sincera amicizia che lega queste persone provenienti da ogni parte non solo d’Italia ma del mondo (75 paesi rappresentati), che si sono conosciute in questi dieci anni di Encuentro, forse la più bella testimonianza è stata il lungo, lunghissimo, applauso, addirittura la standing ovation, che tutti hanno voluto tributare a Massimo De Giovanni, direttore della rivista “Sigari”, che a Matelica, in questi giorni, era di casa, e che è scomparso l’anno scorso. Non era un caso che il motto di questa edizione era “lo Maximo”. Da brividi.






Questo è un articolo pubblicato il 29-06-2015 alle 19:44 sul giornale del 30 giugno 2015 - 709 letture

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