Consorzio Bonifica delle Marche: la nota del Comune di Matelica

Consorzio di Bonifica delle Marche 5' di lettura 03/07/2015 - Alcuni utenti si sono rivolti recentemente al Comune di Matelica per chiedere informazioni in merito al sopravvenuto arrivo di comunicazione da parte del Consorzio Bonifica delle Marche per il pagamento del tributo di bonifica relativo agli anni 2014 e 2015.

L'ufficio Tributi non è nelle condizioni di assistere questa tipologia di utenza non essendo il nostro comune l'ente impositore e soprattutto perchè di tale imposta, che esula dalle tasse comunali, non si hanno conoscenze tali da poter essere in qualche misura di supporto.

Se può essere in qualche modo di aiuto abbiamo estrapolato dal sito del Consorzio Bonifica delle Marche uno stralcio che in qualche maniera spiega il motivo della comunicazione ricevuta:

"Per far fronte alle spese di manutenzione, gestione e custodia delle opere e degli impianti irrigui, nonché per sostenere il funzionamento dell’Ente stesso, la Legge attribuisce al Consorzio di Bonifica il potere di imporre il pagamento del contributo di bonifica e del servizio irriguo. Il contributo di bonifica è dovuto per legge da tutti i proprietari di terreni e di fabbricati in area extra-urbana e dai gestori del servizio idro-potabile che si trovino nel territorio regionale soggetto a bonifica. Grazie al contributo, il Consorzio esegue il monitoraggio del reticolo idraulico regionale (che si estende per circa 18.700 Km), nonché provvede alla sua manutenzione, con l’obiettivo di agire concretamente alla mitigazione del dissesto idrogeologico e del rischio idraulico. Il contributo è annuale e non frazionabile mensilmente, ed è dovuto già dal 1° gennaio dell’anno di riferimento. Formalmente, il contributo è un onere reale sulla proprietà, che grava direttamente sull'immobile – di cui si vuole assicurare la salvaguardia – e non sulle persone fisiche (art. 21 del Regio Decreto n. 215 del 1933). Il contributo è fiscalmente detraibile. Il pagamento per il servizio irriguo, in passato un contributo, è poi stato trasformato in attività commerciale, destinata ai soli beneficiari. Anche questo è annuale e non frazionabile, ed è pagato da tutti i proprietari di terreni edi immobili urbani che, trovandosi all’interno dei comprensori irrigui, usufruiscano degli impianti irrigui consortili. Il pagamento del servizio irriguo va a finanziare la gestione, la manutenzione e la conservazione degli impianti di distribuzione a pressione e a scorrimento. Anche in questo caso si tratta di un onere reale sulla proprietà, che grava direttamente sull'immobile."

Questa invece la nota del Consorzio di Bonifica delle Marche:

A 14 anni dall’ultima emissione torna il contributo di bonifica. L’avviso bonario sarà recapitato in questi giorni a 137.000 proprietari di aree agricole, a 40 gestori del servizio idropotabile della regione Marche e a circa 10.500 proprietari di immobili industriali, commerciali ed artigianali situati all’esterno dei centri abitati. L'importo del contributo è di 1,90 euro ad ettaro per i terreni agricoli in ambito basso collinare-costiero (1,30 per i terreni agricoli in ambito montano-alto collinare) e di circa 1 centesimo per ogni metro cubo di acqua idropotabile per i gestori del servizio. Si stima un contributo medio di 50 euro per ogni proprietà commerciale, industriale o artigianale.

“Non si tratta dell’ennesima tassa per mantenere un pachidermico e inutile carrozzone – puntualizza l’amministratore del Consorzio di bonifica, l’avvocato Claudio Netti – ma servirà per la manutenzione del reticolo idraulico regionale, che si estende per circa18.700 Km, con l’obiettivo di agire concretamente alla mitigazione del dissesto idrogeologico e del rischio idraulico. Da quando l’ente è stato “ristrutturato” abbiamo dimostrato in pochi mesi di aver fatto tanto per il territorio e per la manutenzione del reticolo idraulico. Solo attivando il call center, abbiamo dato risposte concrete a tante criticità: su 3080 richieste d'aiuto arrivate, abbiamo eseguito 2796 sopralluoghi e 1.181 sono gli interventi già compiuti o in corso. Abbiamo anticipato per il territorio oltre 3 milioni di euro”.

La vicenda del contributo di bonifica si trascina dagli anni ’90, quando la Regione Marche propose la soppressione dei consorzi di bonifica ed il trasferimento della loro funzione alle Province, compreso il trasferimento della riscossione del contributo. Quella legge venne annullata e si determinò una situazione di stallo, il cui risultato fu il completo abbandono della manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua. Nel 2008 la conferenza Stato-Regioni impegnò le Regioni al riordino dei consorzi di bonifica e la regione Marche, dopo una sperimentazione nel territorio maceratese durata 3 anni, ha approvato una legge con cui ha soppresso i precedenti consorzi istituendo un unico consorzio regionale.

“Il nuovo Consorzio – rimarca l’amministratore dell’Ente - prima dell’emissione del contributo, ha avviato la propria attività sul territorio conseguendo risultati positivi come dimostrano gli interventi realizzati. In questo modo noi chiediamo il contributo a “consuntivo” dei lavori già fatti”. Questo sistema consente alle Marche anche di godere del contributo ordinario dello Stato per tale attività che va ai contribuenti sotto forma di detrazione dal reddito. Infatti il contributo è fiscalmente detraibile. “Non si può porre rimedio a vent’anni di incuria in pochi mesi – sottolinea Netti – ma è importante aver invertito la rotta per contribuire a rendere più sicuro il territorio. Ovviamente anche la Regione e lo Stato dovranno fare la loro parte così come avviene in altri territori investendo in prevenzione per la mitigazione del dissesto idrogeologico”.


Per informazioni: sede legale Consorzio tel. 0721 31002, sede Macerata tel. 0733 262090.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-07-2015 alle 17:19 sul giornale del 04 luglio 2015 - 1685 letture

In questo articolo si parla di economia, matelica, comune di matelica, Consorzio di Bonifica delle Marche

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