Unicam e lo studio del Piceno: in campo geofisica, architettura, archeologia, chimica e storia

unicam 3' di lettura 03/07/2015 - L’Università di Camerino, con il contributo finanziario della Regione Marche, della Camera di Commercio di Macerata e degli Enti locali interessati, ha sviluppato un progetto scientifico di durata triennale, denominato “PicHer”, dedicato al “Patrimonio Culturale delle Marche centro-meridionali dal Tardoantico all’Altomedioevo: studi e ricerche interdisciplinari attraverso l’analisi del paesaggio, dell’architettura e delle fonti storiche”.

Il progetto comprende dodici siti: San Claudio al Chienti, Villamagna, San Ginesio, San Giusto a San Maroto, Santa Maria di Rambona, Santa Maria in Potenza, Santa Maria a Pie’ di Chienti, Santa Maria di Valfucina, Santa Maria di Ponzano.

Lo scorso 2 luglio il team si è riunito per fare il punto sullo stato di avanzamento della ricerca e per fornire le necessarie informazioni riguardanti il discernimento, i tentativi esplorativi e i contatti inerenti il lavoro svolto, quello in corso e quello in prospettiva. Si è inizialmente sottolineata l’originalità e l’importanza di un progetto di studio che non solo apre all’Europa ma che spazia dal locale al globale in virtù della particolare storia e geografia del Piceno, luogo di passaggio tra l’Italia peninsulare e il Nord Europa, punto di cerniera tra Occidente e Vicino Oriente. E’ stata inoltre rammentata l’importanza di una rete insediativa e di giacimenti riferibili alle età longobarda e carolingia.

Nel centenario della morte di Carlo Magno (814-2014), l’incontro è stato quindi occasione, determinante e significativa, sia per la definizione ulteriore del progetto sia per la sua successiva elaborazione. E stato più volte ribadito, in diversi momenti di pubblico dibattito, che il progetto intende fornire un proprio contributo, originale e significativo, per la cooperazione regionale e interregionale, per la riscoperta del patrimonio culturale legato alle radici storiche della regione, per l’approfondimento di un’identità euromediterranea la cui dimensione storica quasi sempre travalica quella amministrativa.

Uno scopo ulteriore è promuovere un approccio inter e transdisciplinare nel lavoro d’indagine e nella diffusione dei risultati della ricerca. Gli ambiti o le aree di studio sono quelle della geomorfologia dei paesaggi, della geofisica, della chimica dei materiali, dell’archeologia, dell’architettura e della storia. I responsabili delle diverse aree, hanno comunicato il lavoro svolto, quello in corso e quello futuro. Questi dati saranno messi a disposizione di un pubblico il più vasto possibile attraverso un sito web che, gestito dall’Università di Camerino, costituirà un veicolo di informazione e un fondamentale spazio di confronto.

Il prossimo incontro è previsto per il 2 ottobre prossimo, quando si passerà dalla prima fase di impianto del progetto, dai tentativi esplorativi e contatti preliminari, a un ambito di ricerca e di studio solidamente fondato sia sui dati finora raccolti nell’indagine storiografica e nell’esame delle fonti, sia sui risultati delle indagini condotte con i rilievi grafici e aerofotografici. Le prime prospezioni, effettuate tramite aerofoto, hanno interessato un’area piuttosto estesa intorno a San Claudio al Chienti. Le riprese hanno coperto una superficie di circa 80 ettari e hanno fatto emergere numerosi elementi indiziari di estremo interesse. Un’area particolarmente significativa – per dimensioni, localizzazione e orientamento – sarà al centro di approfondimenti futuri.

Gli ulteriori sopralluoghi effettuati presso la Collegiata di San Ginesio, accompagnati da un preventivo lavoro di indagine testimoniale, hanno confermato la bontà del percorso di indagine che l’equipe di ricerca intende intraprendere per colmare le lacune e chiarire gli aspetti problematici della storia edilizia del monumento.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-07-2015 alle 11:45 sul giornale del 04 luglio 2015 - 592 letture

In questo articolo si parla di attualità, archeologia, camerino, Unicam, piceno

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