Halley Matelica, con Pisarum è big match. Coach Pecchia: 'Servono forza, coraggio e voglia'

Halley Matelica 3' di lettura 18/12/2015 - Poco da dire. L’Halley che conserva ancora speranze di giocarsela per arrivare alla fase dei gironcini, non può fallire oggi l’aggancio con la Pisarum Pesaro, aggancio che deve avvenire andando “semplicemente”, si fa per dire, ad espugnare lo storico hangar di Viale dei Partigiani, dove negli ultimi anni la Vigor ha collezionato solo tante delusioni.

Nella partita di andata, al Palazzetto matelicese, la Vigor ha perso, lo ha fatto giocando a sprazzi e soffrendo il dinamismo dei mezzi lunghi pesaresi ma mostrando anche una capacità di rimontare l’impossibile, che fu frustrata da una fantasiosa chiamata arbitrale. Ma questa Halley gioca in maniera diversa e, chissà, sperare non è proibito!

Ci spera, pur senza nascondere la realistica difficoltà, anche coach Pecchia, che prima deve premettere purtroppo la consueta, quest’anno, litania degli appuntamenti con l’infermeria. Detto di Piloni, aggiunge anche che “Nasini ha un forte risentimento al ginocchio, e sarà ad un… 30%, Sorci è in forse per la febbre. Però sicuramente ci sarà, anche se con un minutaggio limitato, il rientro di Jacopo Pecchia in questa stagione”.

Che partita sarà coach? “Pesaro, lo sappiamo, ha un organico tenace e di grande energia. Noi dobbiamo andarci consapevoli di come è maturata la sconfitta dell’andata, persa di tre punti a causa di un antisportivo ai nostri danni che non stava né in cielo né in terra. Dobbiamo avere forza, coraggio e voglia per fare una partita di energia mentale e fisica. Dobbiamo fermare il loro contropiede e il loro penetra e scarica. Noi dobbiamo fare quadrato, cercando equilibri, di nuovo, inediti, perché saremo senza Piloni, con Nasini e Sorci nelle condizioni che ho detto”.

All’andata i mezzi lunghi pesaresi misero i nostri pari ruolo in difficoltà con il loro dinamismo. Ma questa Vigor gioca diversamente, è capace di eseguire i giochi e di servire la palla sotto. I numeri che stanno collezionando i nostri lunghi, penso ad un Munijc ma non solo lui, sono lì a dimostrarlo. “Munijc per l’attacco, ma non ignoriamo il grandissimo lavoro, anche sporco e oscuro, che sta facendo Toppi. Loro due sono fondamentali. E un Ranitovic, ventenne con voglia di mettersi in evidenza, che non è ancora entrato negli equilibri del gioco. Certo, avessimo avuto anche Piloni oggi parleremmo di altro. Ma se sapremo dare la palla sotto e loro saranno una certezza anche oggi, si apriranno spazi interessanti per i nostri esterni. Se sapremo eseguire i giochi fino in fondo, controllando il ritmo e arrivando al 20” secondo, faremo lavorare duro la loro difesa e riusciremo a controllare il loro temibile contropiede. E naturalmente, il must deve essere evitare ad ogni costo le partenze che abbiamo avuto con Fabriano e Pedaso”.

Se tutto questo sapranno farlo, i nostri ragazzi, allora sognare non è proibito e possiamo augurarci “che finalmente il campo di Pesaro, tabù per anni per noi, possa essere finalmente violato. Certo, vincere di 4 e arrivare così al secondo posto sarebbe un risultato straordinario, se pensiamo all’inizio di campionato. Può sembrare paradossale ora dirlo, ma davvero ci sono stati momento in cui ho pensato al peggio, quando niente sembrava girare, tra infortuni a catena, la notizia della squalifica di Monacelli, i problemi di tesseramenti che ci hanno reso complesso capire come poter completare la squadra. Dovessimo vincere, la vittoria di oggi sarebbe per i ragazzi e il loro impegno, per i tantissimi tifosi, molti dei quali ci saranno vicini anche oggi, la società e gli sponsor!”






Questo è un articolo pubblicato il 18-12-2015 alle 16:07 sul giornale del 19 dicembre 2015 - 401 letture

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