Scopriamo il 2016 col calendario delle cipolle di Alfio Lillini

Cipolla 2' di lettura 02/01/2016 - L’anno 2016, sarà bisesto e funesto? Con la Pasqua "marzuolà" che ci porterà “fame e bisciolà” (miseria), e il Natale 2015 (quasi senza luna) per oltre metà giornata (luna nuova dalle ore 12,11, del 25-12-2015); per questi motivi purtroppo, non è di buon augurio per un 2016 prosperoso e fertile.

Speriamo bene!

Per l’anno 2016 i segni che la natura ci invia sono per un anno privo o quasi delle mezze stagioni. L'inverno sarà corto e non duro (dice il detto "se la prima neve cade sulla foglia, l’inverno ha poca voglia"). Un pò d’inverno vero lo avremo ad inizio ed a fine gennaio, fino ai primi di febbraio. Brevissima sarà la primavera, ma dalla 3° decade di maggio si potrà andare al mare. L'estate sarà afosa e siccitosa per quasi quattro mesi e si protrarrà fino a metà settembre, poi arriveranno le prime piogge benefiche e benedette. I primi freddi dalla metà di ottobre, il freddo vero da fine novembre, con neve a dicembre.

Il freddo ci accompagnerà fino alla metà di marzo, ma le temperature aumenteranno solo a Pasqua, da aprile alla metà di maggio avremmo piogge occasionali, poi la siccità la farà da padrona, la stagione estiva sarà lunga (dalla fine di maggio, alla metà di settembre), con periodi molto afosi dalla metà di giugno alla metà di agosto, con pericolo di grandinate a giugno e a luglio. Infine la siccità che sarà dura da superare.

Dopo la metà di settembre le piogge tanto attese, poi il primo freddo precoce sin da ottobre, con una accentuata variabilità nel periodo a seguire, con l’inverno vero dalla fine di novembre.

Avviso ai Naviganti

Tutto questo a causa del cambiamento climatico ormai noto a tutti, a questo punto senza più rinvii: serve preservare e conservare l’acqua potabile, serve alla sopravvivenza dell’uomo sulla terra.

L’acqua potabile non deve più essere utilizzata per altri usi, come ad esempio per l’irrigazione, perché anni siccitosi come il 2016, in un futuro breve, saranno la norma.

Alle Istituzioni il dovere di governare il territorio, e farlo rispettare, meno immissioni, meno chimica, meno inquinanti, meno veleni.

Serve più vigilanza ambientale vera, lo scrivo da anni, è ora di farlo, è già tardi!


   

da Alfio Lillini







Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-01-2016 alle 09:50 sul giornale del 04 gennaio 2016 - 2854 letture

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