Sanità: summit tra sindaci dell'Unione Montana delle Alte Valli del Potenza e Esino, firmato un documento congiunto

Tagli alla sanità 2' di lettura 13/01/2016 - I primi cittadini dell’Unione montana delle Alte Valli del Potenza e dell’Esino di San Severino Marche, riuniti nel Comitato dei sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale, hanno detto no alla riorganizzazione sanitaria imposta dalla Giunta Ceriscioli e, in particolare, alla chiusura del Punto nascite presso l’ospedale “Bartolomeo Eustachio”.

Con la firma di un documento congiunto, con cui hanno chiuso un summit istituzionale andato avanti alcune ore, gli amministratori locali hanno dimostrato “unione e compattezza a difesa di un diritto, quello della salute, che è riconosciuto costituzionalmente. Non è possibile privare l’ospedale settempedano di un servizio di così vitale importanza né, tantomeno, tutto il territorio dell’entroterra marchigiano, dal Pesarese fino al Fermano, di un Punto nascite”. Considerazione cui è seguita, da parte di tutti i sindaci presenti alla riunione, la richiesta di un nuovo incontro con il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli: “Siamo convinti che servano la discussione e il confronto e che non ci si possa affidare solo ai tecnici per certe scelte. Quella intrapresa continua ad essere una scelta politica che consideriamo completamente sbagliata e contro la quale ci opporremo in ogni sede. Nella discussione sulla riorganizzazione sanitaria pesano anche altre questioni come la risposta h24 alle emergenze e quella contro i tagli ai servizi sociali. La conseguenza di questi ultimi è che rischia di saltare tutto il discorso sulla prevenzione e l’assistenza territoriale. Senza soldi non si potrà dare seguito nemmeno alla attivazione dell’Unità operativa Socio Sanitario e del Punto unico d’accesso che sono i punti cardine della riforma in tema sociale. Stiamo parlando di tagli che si avvicinano al 35%."

"Nel prendere atto di alcune aperture da parte del presidente della Regione confermiamo la disponibilità ad avanzare proposte attraverso la Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 3. Riteniamo quest’ultima il luogo istituzionalmente deputato al confronto e non solo al recepimento di decisioni assunte in altre sedi. Si è deciso, pertanto – concludono i primi cittadini dell’Ambito Territoriale - di chiedere al presidente di quest’ultima, il sindaco di Macerata, Romano Carancini, la convocazione di un’assemblea con Ceriscoli e i vertici della sanità regionale”.






Questo è un articolo pubblicato il 13-01-2016 alle 15:50 sul giornale del 14 gennaio 2016 - 656 letture

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