Il Sappe incontra il Garante dei Detenuti delle Marche: "Il carcere deve essere una casa di vetro"

carcere 4' di lettura 14/04/2016 - “Ho molto apprezzato l’incontro del Garante dei Detenuti delle Marche con il SAPPE e le altre Organizzazioni Sindacali della Polizia Penitenziaria per un confronto sulle criticità delle carceri regionali. Per qualcuno è stata un’occasione persa perché, se da un lato mi ha fatto molto piacere constatare la presenza trasversale di alcuni Consiglieri regionali, mi rammarica che non fossero tutti i Partiti presenti: perché quelli penitenziari sono problemi che riguardano tutti e non sono ne di destra, ne di sinistra, ne di centro”.

Lo dichiara Nicandro Silvestri, segretario regionale per le Marche del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, commentando l’incontro di ieri con il Garante dei Detenuti delle Marche. “L’impegno del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, il SAPPE, è sempre stato ed è quello di rendere il carcere una 'casa di vetro', cioè un luogo trasparente dove la società civile può e deve vederci 'chiaro', perché nulla abbiamo da nascondere ed anzi questo permetterà di far apprezzare il prezioso e fondamentale, ma ancora sconosciuto, lavoro svolto quotidianamente, lo ripeto, con professionalità, abnegazione e umanità dalle donne e dagli uomini della Polizia Penitenziaria”, aggiunge Silvestri.

Nel corso dell’incontro, il SAPPE ha potuto rappresentare le problematiche lavorative della Polizia Penitenziaria all’interno delle strutture penitenziarie marchigiane, presso i luoghi esterni di cura e sui servizi di sicurezza sul territorio, senza tralasciare tra altro temi di notevole interesse pubblico come la certezza della pena, il rinserimento sociale dei detenuti e le problematiche in materia di sicurezza per i cittadini con la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e l’istituzione delle “R.E.M.S”.

Nicandro ha sottolineato inoltre “oltre alla carenza di personale di Polizia Penitenziaria che riguarda tutti gli istituti delle Marche, con particolare criticità presso gli istituti Ancona Montacuto, Ancona Barcaglione e la CR di Fossombrone, anche la grave situazione strutturale e di vivibilità delle carceri di Camerino e Fermo, auspicando un intervento del Garante e dei Consiglieri Regionali con il Presidente della Regione Marche e con il Ministro della Giustizia per sapere notizie sulla ventilata costruzione di una nuova struttura penitenziaria nella zona in cui operano dette strutture. Ho denunciato il fallimento di una struttura penitenziaria come quella di Ancona Barcaglione, rispetto alla quale la Sappe ha più volte denunciato la mancata l’assegnazione degli Agenti di Polizia Penitenziaria previsti in organico, l’assegnazione di detenuti inidonei per reati o per volontà di effettuare un percorso trattamentale, l’assenza di progettualità e di risorse economiche ed una generale disorganizzazione operativa del Personale di Polizia”.

Silvestri sottolinea i disagi con cui quotidianamente si confronta il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio nelle Marche: “Nel 2015 abbiamo contato nelle carceri italiane 7.029 atti di autolesionismo, 956 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 4.688 colluttazioni, 921 ferimenti. Solo nelle Marche ci sono stati 146 atti di autolesionismo, 20 tentati suicidi, 2 morte per suicidio e 3 per cause naturali. Gravi i numeri riferiti alle colluttazioni, 79, e ferimenti, 7. Le carceri, dunque, sono ad alta tensione anche nelle Marche: ma lo sono per gli Agenti di Polizia Penitenziaria, sempre più al centro di gravi eventi critici. Alla teoria di chi parla di carceri conoscendoli poco, ossia dalla parte della Polizia Penitenziaria, vogliamo rispondere con la concretezza dei fatti. Che parte da un dato incontrovertibile: la Polizia Penitenziaria continua a ‘tenere botta’, nonostante le quotidiane aggressioni. I problemi del carcere sono reali, come reale è il dato che gli eventi critici nei penitenziari sono in aumento. E nonostante la Polizia Penitenziaria sia carente di 8mila Agenti in organico, necessari anche per adeguare e potenziare i Reparti di Polizia delle carceri marchigiane, la Legge di stabilità ha bocciato un emendamento che avrebbe permesso l'assunzione di almeno 800 nuovi Agenti, a partire dall’assunzione degli idonei non vincitori dei precedenti concorsi, già pronti a frequentare i corsi di formazione. E’ sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane e calabresi, per adulti e minori. In questo contesto, l’incontro di ieri con il Garante dei Detenuti delle Marche ed alcuni consiglieri regionali è stato davvero utile e necessario”, conclude.


   

da Sappe
Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-04-2016 alle 14:42 sul giornale del 15 aprile 2016 - 446 letture

In questo articolo si parla di attualità, camerino, fossombrone, carceri, sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ancona montacuto

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/avSF





logoEV
logoEV