A San Severino una mostra per riflettere sulle opere di misericordia

L’evento è stato organizzato, in occasione del Giubileo della Misericordia, dal Centro Culturale “A. Tarkovskij”, con il sostegno e la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato delle Marche. La mostra resterà aperta fino a domenica 29 maggio e sarà visitabile, nelle giornate di sabato e domenica, dalle ore 17 alle 19,30 e dalle 21 alle 23.
Lo scopo dell’iniziativa, seguendo il desiderio di Papa Francesco, è quello di aiutare a riflettere sulle opere di misericordia corporale e spirituale risvegliando le coscienze su come la sollecitudine di Dio verso il dramma della povertà passi fattivamente attraverso uomini che ne siano testimonianza viva e si facciano vicini a chi ha più bisogno. Riscoprire questi testimoni e queste opere di misericordia lungo la storia di San Severino, significherà allora capire che misericordia è un’opera, qualcosa che si fa, e questo diventerà educante non solo per chi la compie ma anche per chi la riceve.
Tre le sezioni in cui si divide la mostra: nella prima, dal titolo “Salve Regina, Madre di Misericordia…”, si offre una rassegna iconografica di dipinti - affreschi e tele - della Madonna della Misericordia presenti in alcune chiese della città per testimoniare quanto questo soggetto fosse importante nella religiosità popolare e nella tradizione artistica della nostra città a partire dal XV secolo. La seconda sezione, dal titolo “Veri uomini, vere donne”, è dedicata, invece, a quei testimoni della carità misericordiosa di Dio che sono santi e beati. A San Severino si contano ben diciotto tra santi, beati e venerabili, a partire dai primi martiri dell’antica Settempeda nel III-IV secolo. L’ultima sezione, intitolata “E’ se opera”, passa infine in rassegna le numerose opere di misericordia che hanno caratterizzato sin dal Medioevo la storia della città. Si tratta spesso di opere, come ospedali, orfanotrofi, opere pie, che oggi abbiamo dimenticato ma che costituiscono il segno di una passione per l’umano e di un vivo desiderio di essere vicini ai poveri e ai bisognosi.
A conclusione della mostra sono riportati tre esempi di opere in atto: la Caritas, l’Istituto Croce Bianca, il Banco Alimentare. Tre esempi, come se ne potrebbero fare tanti altri, soprattutto riferibili alle opere “nascoste”, presenti in tanti piccoli gesti di carità, parole di conforto, amicizia gratuita, che ancora caratterizzano la nostra gente, sull’esempio del Padre.
La mostra sarà inaugurata dal vescovo di Camerino – San Severino Marche, mons. Francesco Giovanni Brugnaro.

Questo è un articolo pubblicato il 04-05-2016 alle 12:13 sul giornale del 05 maggio 2016 - 526 letture
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