Casa di Riposo, il sindaco Pasqui spiega: "Ritardi non dovuti da noi"

3' di lettura 25/05/2016 - Capisco che chi non ha opposizione a nessun livello sia costretto a fare tutto da solo, compreso l’attaccarsi per poi difendersi, ma il Partito Democratico non può usare gli anziani e le esigenze di un territorio per questi giochini di partito.

Leggere le dichiarazioni dell’assessore Sciapichetti sulla Casa di Riposo di Camerino mi lascia allibito. Uno perché si mischiano due problematiche: i 360000 euro necessari per completare i lavori e la realizzazione dell’ascensore e due perché si accusa il sindaco di fare polemica quando invece la polemica l’ha fatta, come al solito, il segretario stesso del Partito Democratico di Camerino.

Ma andiamo per ordine. Il sedici gennaio scorso non c’ero solo io all’incontro con il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. In molti, compresi i consiglieri di minoranza Caprodossi e Fanelli, hanno sentito la promessa fatta dal governatore, tanto che lo stesso Caprodossi su Facebook fa questa affermazione: “La Regione non ha detto no all’ascensore”. Il presidente è stato gentilissimo, dimostrando di aver capito la concreta esigenza di completare i lavori del palazzo dell’ex ospedale con la realizzazione dell’ascensore, anche a salvaguardia del mantenimento a Camerino della struttura del Santo Stefano (era presente anche la dottoressa Roberta Ferranti, responsabile dei centri di Matelica e Camerino) e dell’indotto che lo stesso Santo Stefano genera sul territorio.

C’è da precisare, inoltre, che il progetto in possesso del Comune di Camerino prevede costi di realizzazione di circa un milione e duecentomila euro, ma nessuno di noi ha mai chiesto questa cifra, avendo sempre sostenuto che, se la Regione ci garantisce la realizzazione dell’impianto, poco ci importa, giustamente, della cifra. Tanto che anche nel corso di un incontro con i tecnici della regione abbiamo ribadito che non chiediamo di finanziare il progetto, ma di procedere nei tempi più brevi possibili alla realizzazione. Soprattutto alla luce del fatto che se adesso ultimiamo i lavori senza prevedere l’ascensore, poi sarà necessario demolire alcune opere, con conseguente spreco di soldi pubblici.

Abbiamo, dopo quel 16 gennaio, avuto un incontro con l’assessore Sciapichetti che, guarda caso, ha assunto un atteggiamento ben diverso da quello avuto dal presidente. Se penso che nell’ultima campagna elettorale Sciapichetti era il candidato sostenuto proprio dal segretario del PD camerte, Andrea Caprodossi, mi viene qualche sospetto, ma la vecchia massima andreottiana sul “pensar male” non mi appartiene e non vado oltre.

Dopo quell’incontro con l’assessore abbiamo provveduto a fornire la documentazione ulteriore che ci è stata richiesta, procedendo poi alla richiesta di nuovi incontri, puntualmente disattesi fino ad oggi. Senza il solito attacco, pieno di sciocchezze, da parte del segretario del PD, Andrea Caprodossi, la nostra amministrazione avrebbe garbatamente continuato a chiedere un confronto su una situazione che ci sta particolarmente a cuore. Quando, però, i ritardi - che non sono certo nostri - sono stati utilizzati politicamente contro di noi, non abbiamo potuto far altro che spiegare, carte alla mano, come stanno le cose nella realtà.

Lungi da noi attaccare la Regione Marche o il fare polemica, un concetto, questo, che ribadiremo per l’ennesima volta nel corso dell’assemblea pubblica che fisseremo al più presto proprio per illustrare alla cittadinanza la situazione del palazzo dell’ex ospedale ed a cui, siamo sicuri, il presidente Ceriscioli e l’assessore Sciapichetti non mancheranno.

(nella foto il presidente Ceriscioli con Pasqui durante una visita alla nuova Casa di Riposo)