Progetto Matelica spinge per la costruzione di un villaggio scolastico: "Si può fare con fondi europei e privati"

3' di lettura 01/12/2016 - Un villaggio scolastico con 21 aule per le elementari, 10 per la materna, 9 per la sede segreteria, presidenza e consiglio di istituto ed infine 12 per le scuole medie. Questo il piano lanciato dal gruppo di minoranza Progetto Matelica per il post terremoto.

Un nuovo edificio completamente antisismico da costruire in un area già individuata dai consiglieri d'opposizione. L'idea è stata proposta al gruppo di genitori che ha partecipato all'assemblea indetta proprio da Progetto Matelica nei giorni scorsi. Dopo la lettera inviata al sindaco ed ai consiglieri nella quale si chiedeva un incontro pubblico per discutere delle tante preoccupazioni delle famiglie, a rispondere alla richiesta è stato proprio il gruppo composto da Rosanna Procaccini, Massimo Baldini, Mauro Canil e Paolo Sparvoli. Chiare le incertezze dei genitori: innanzitutto sono stati chiesti al sindaco i risultati delle perizie sulla vulnerabilità sismica e sulla sicurezza di tutti i plessi scolastici, inoltre vengono espressi dei dubbi anche in merito alla decisione dell'amministrazione comunale di ricollocare i bambini delle elementari tra scuole medie e Itc. Entrambe le strutture sono infatti agibili, ma non antisismiche; esattamente come le elementari di via Spontini.

Di fronte a queste perplessità si sono presentati Baldini, Canil e Sparvoli, che hanno risposto alle domande dei genitori ed hanno lanciato, appunto, l'idea del villaggio scolastico. "In questo momento non serve fare politica, ma bisogna agire tutti insieme - ha detto Canil - Le cose si possono fare anche se il Comune non ha i soldi. Io mi sto muovendo. Si può attingere a dei fondi europei oppure a dei finanziamenti privati. Si trova un’area fruibile ed urbanizzabile. Ho già un paio di interventi nella mia mente. Non possiamo sottovalutare che siamo sotto rischio e non possiamo dare per scontato che sia tutto finito."

Parlando di collaborazione economica sotto il profilo pubblico - privato, sicuramente Canil ne sa qualcosa. "Lo stadio è un esempio palese del fatto che se una cosa si vuole si fa e basta - ha proseguito Canil - Bisogna fare discorsi costruttivi e non vendere fumo. Dobbiamo essere propositivi per la sicurezza di tutti. Questo progetto è la prima cosa da sviluppare in questo momento coinvolgendo imprenditori, insegnanti e genitori. Bisogna essere tutti uniti. I ragazzi sono il futuro ed è alla loro sicurezza che dobbiamo pensare in questo momento."

Chiara anche l'idea di Paolo Sparvoli, ovvero quella di accedere ad un mutuo di circa 3 milioni di euro per consentire i lavori. "Si può fare in quanto gli interventi di ricostruzione post sisma sono fuori dal patto di stabilità - ha spiegato l'ex sindaco - è solo una questione di scelte. Ora la priorità è la sicurezza dei bambini, tutto il resto viene dopo. Non si può in questo momento fare politica sulla testa dei nostri figli per questo dico che dobbiamo agire tutti insieme e far capire alla maggioranza che è ora di cambiare strada".








Questo è un articolo pubblicato il 01-12-2016 alle 10:42 sul giornale del 02 dicembre 2016 - 4627 letture

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