Nuovi crolli a Camerino: lo sciame sismico non lascia scampo agli edifici già fortemente lesionati

2' di lettura 07/02/2017 - Nuovi crolli a Camerino negli ultimi giorni.

Sono gli effetti delle recenti scosse, l’ultima delle quali alle ore 00.38 di martedì e di magnitudo 3.7, che ha fatto staccare alcune pietre dalla parete esterna della già martoriata chiesa di Santa Maria in Via, devastata dal fortissimo terremoto di ottobre che fece crollare addirittura il campanile spezzandolo nella parte superiore.

Questa volta si tratta del cedimento di una minima parte della muratura, con pietre finite sul selciato di lato in via Pieragostini, quello di ingresso al centro storico. Crollo, avvenuto in serata ed all’interno della zona rossa, avvertito da una parte della popolazione rientrata nelle case risultate agibili appena al di fuori dei confini della zona “off-limits” in quella parte della città. Subito sono stati effettuati controlli e sopralluoghi da parte dei Vigili del Fuoco.

Il parziale cedimento murario della chiesa ha seguito quello ben più consistente e avvenuto 48 ore prima ai danni di un palazzo di via D’Accorso, lungo la statale Muccese. Quest’ultimo edificio ospitava un’agenzia viaggi, un negozio di fiori ed era già stato comunque evacuato perché pericolante. L’importante cedimento della parte posteriore alla facciata che dà sulla strada, sarebbe il frutto di una serie di circostanze tra cui anche l’allentamento del terreno dopo lo scioglimento dell’abbondante nevicata e la pioggia di questi giorni, oltre le ripetute scosse che continuano a tenere in apprensione la popolazione.

L’edificio non aveva subìto danni dopo il sisma del 1997 e di conseguenza ospitò proprio gli uffici dell’INPS, che dovettero invece lasciare i locali del centro storico di palazzo Serarcangeli (rimasto a sua volta lesionato). In quella struttura alternativa di via D’Accorso, nel 1999 aprirono gli uffici della sezione camerte dell’INAIL, voluta dall'ex sindaco Dario Conti e che serviva ai cittadini per tre giorni la settimana. Il palazzo era diventato così punto di riferimento per queste istituzioni, che poi vennero trasferite all’interno della nuova struttura che ospita la Comunità Montana di Camerino in località Le Conce. Per un periodo ha ospitato anche uno studio legale di avvocati camerti. Una struttura dove poi trovarono ospitalità anche uffici di Unicam.

Per l’importante e vistoso squarcio subìto di recente, l’edificio dovrà essere definitivamente abbattuto, sorte toccata anche al palazzo di via Sant’Agostino, appena a ridosso del centro storico.

Un crollo decisamente importante, questo del palazzo di via D’Accorso, che va ad aggravare la situazione già devastante in cui versa la città con il centro storico ed il suo territorio in generale. Il tutto per una situazione veramente desolante e difficile, la cui fotografia non è stata ancora sviluppata pienamente all’attenzione dei media e di chi di dovere, come sottolineato più volte dall’amministrazione locale.








Questo è un articolo pubblicato il 07-02-2017 alle 19:27 sul giornale del 08 febbraio 2017 - 8018 letture

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