Matelica rimontato dall'inarrestabile Fermana: Lega Pro sempre più vicina per i canarini

7' di lettura 19/03/2017 - Il Matelica s’illude, ma la Fermana rimonta e si aggiudica il derby di vertice che può valere la promozione diretta in Lega Pro.

Al Recchioni va di scena una gara importantissima e per questo legata anche alla paura di perderla da parte di entrambe le squadre. A sbloccare un derby iniziato a ritmi bassi e piccole schermaglie c’è voluto un episodio, il rigore del vantaggio del Matelica, che poi ha scatenato anche un certo nervosismo in campo. Brava la Fermana a reagire con il gioco ed il cambio di modulo nella ripresa, grazie ad un Cremona super autore dell’assist sul gol del pari a Molinari e poi del rigore decisivo.

Squadre in campo con atteggiamento speculare (4-3-3) con la Fermana che deve rinunciare a Margarita squalificato ed agli infortunati Bossa e Urbinati, mentre il Matelica lascia in panchina Pera ancora non al top e si schiera con il tridente che vede Evacuo centrale e sugli esterni Esposito e Titone.

Il primo tempo stenta a decollare con le due squadre che si studiano a lungo e si temono. Nessuna prende definitivamente l’iniziativa. Non avere fretta è quello che predica spesso Mecomonaco e il Matelica rispetta le consegne senza concedere spazi. La Fermana cerca molto gli esterni, in prevalenza Petrucci che si fa vedere con buoni spunti ma senza raggiungere il fondo. Da un suo cross all’11' una delle rare emozioni: Petrucci apre tutto da destra a sinistra e dal vertice sinistro dell’area bella rovesciata di D’Angelo che trova sulla traiettoria Marcantognini. Gesto da applausi. E’ ancora Petrucci da destra al 26’ a cercare Mane che non arriva alla deviazione. Il Matelica tiene bene il campo e pian piano guadagna campo. Mecomonaco prova a invertire per due volte gli esterni Esposito e Titone. Da un cross di Esposito al 41’ ribattuto col petto da un incerto Valentini nasce l’occasione più pericolosa del Matelica e sugli sviluppi Boldrini non trova la porta e reclama anche rigore per un contatto. Finale di marca ospite con De Cerchio che invece riesce a guadagnare un rigore su atterramento di Masin al 44’, azione che scatena le proteste dei canarini. Trasforma in seconda battuta Titone dopo che Valentini gli ha respinto il tiro degli undici metri. Per l’esultanza dell’attaccante ospite, sotto la curva canarina, si scatena una mega rissa che porta al fischio finale in anticipo. In campo e nei pressi delle panchine vengono espulsi mister Mecomonaco e dalla panchina locale Sene.

Si va negli spogliatoi con un clima incandescente. Per accendere la gara ci voleva una giocata individuale oppure un episodio, quest’ultimo ha cambiato il match, mettendo nelle condizioni migliori il Matelica che cercava il momento giusto per colpire.

Al rientro in campo la gara si fa subito più bella. Dopo 4’ Destro gioca la carta Cremona e come di rito passa al 4-4-2. Dopo pochi minuti il tecnico canarino viene ripagato. Su azione di rimessa laterale l’esterno destro affonda e rimette al centro per Molinari che anticipa tutti ed al volo non dà scampo a Marcantognini per il gol del pareggio che fa esplodere la curva. Passano pochi minuti e al 13' risponde Mecomonaco, che dalla tribuna da ordini di sostituire Evacuo con Pera, che va al centro dell’attacco con Esposito e Titone ai lati. Nel giro di 20 minuti Destro gioca tutte le sue carte per provare a dare una svolta definitiva sia alla reazione dei suoi che al campionato in caso di vittoria. Prima entra al 18’ Valdes per uno spremuto D’Angelo e poco dopo al 23’ sostituisce Molinari alle prese con crampi con l’ex Gadda. Anche il Matelica opera contromosse con D’Orazio al posto di De Cerchio al 26’. Pochi minuti ed il risultato è ribaltato. Al 30’ fallo di Rosania su Valdes lanciato solo davanti al portiere, rigore per i canarini e ammonizione per Rosania. Batte Cremona che spiazza il portiere e realizza il 2-1. Rimonta completata per la Fermana che a questo punto allunga anche in classifica. Il Matelica accusa il colpo, ma prova una reazione d’orgoglio. A questo punto si gioca più sull’agonismo che sugli schemi. Molti errori e ritmi più alti. La Fermana prova a chiudere a partita in contropiede. Matelica poco lucida nelle giocate, anche con i singoli. Al 37’ Cremona gira alto da buona posizione sugli sviluppi di una punizione, occasione che poteva chiudere il match. Nel finale Fermana ancora vicina al gol con Petrucci che non riesce a ribadire in gol in mischia. Pochi istanti dopo l'arbitro fischia la fine e scoppia l’esultanza di una Fermana che a a questo punto vede più vicina la Lega Pro. In campo stavolta c’è fair play tra i giocatori, con quelli canarini che vanno a raccogliere l’abbraccio di una curva che li ha trascinati fin dal primo secondo con un assordante e colorato tifo. Per il Matelica tanta amarezza e sguardi bassi.

Nel dopopartita Mecomonaco riconosce i meriti all’avversario, ma denuncia comportamenti scorretti. “La Fermana ha vinto con merito – dice il tecnico del Matelica – è in un buon momento e tutto fila a gonfie vele, le cose gli girano tutte per il verso giusto, ma loro la fortuna la cercano. Siamo amareggiati perché la gara era importante e c’erano molte aspettative, forse troppe e soprattutto dall’esterno. Non sono deluso dal comportamento dei ragazzi che hanno dato il massimo e personalmente non ho nulla da rimproverarmi sotto il profilo della gestione della squadra, forse dall’esterno bisogna vedere se c’è qualcosa che non va. Quando i risultati non vengono nel calcio ci può stare qualsiasi decisione. Perdere ci sta e faccio i complimenti alla Fermana per quanto ha espresso in campo, ma certi comportamenti non devono succedere, in occasione dell’esultanza dopo il gol del nostro vantaggio un giocatore loro è partito dalla panchina ed è venuto a colpirmi. Questo non lo accetto”.

Sul fronte canarino gioia e piedi per terra anche se i giochi sembrano fatti. “Abbiamo fatto un bel passo in avanti ma la matematica dice che ancora non abbiamo fatto niente – dice mister Destro – era una partita difficile, l’abbiamo giocata bene e reagito con calma e sul campo. La soluzione di Cremona è collaudata e ci permette di cambiare modulo, anche se i nostri esterni con le due punte fanno molta più fatica. I ragazzi sono stati bravissimi. Nell'intervallo ho detto loro che c’erano ancora 50’ da giocare ed il tempo per recuperare. La reazione è stata eccezionale ed hanno meritato la vittoria contro una squadra fortissima e imprevedibile in qualsiasi momento con tanti giocatori importanti. E’ stato decisivo limitare tanti talenti nel’uno contro uno”.

FERMANA - MATELICA 2 -1

FERMANA (4-3-3): Valentini, Clemente, Ispas, Forò, Comotto, Ferrante, Petruccci, Molinari (23’st Gadda), D’Angelo (18’ st Valdes), Misin (4’ st. Cremona). (A disp.: Bottaluscio, Sene, Musumeci, Di Pinto, Mandorino, Fazzini). All Flavio Destro

MATELICA (4-3-3): Marcantognini, Candolfi, Bartolini, Marsili, Gilardi, Rosania, Titone, De Cerchio (3’ st D’Orazio), Evacuo (13’ st Pera), Esposito, Boldrini. (A disp.: Lo Monaco, Dano, Geromin, Ibojio, Lispi, Lunardini, Perfetti). All. Mecomonaco

Arbitro: Miele di Nola

Reti: 44’ Titone rig.; 8’ st Molinari; 30’ st Cremona rig..

Note: spettatori 4000 circa; angoli 4-1 per la Fermana. Ammoniti: Petrucci, Clemente, Misin, Comotto, Mane; Rosania, Candolfi, Bartolini, Titone.

Classifica: Fermana 57, Matelica 46, Vis Pesaro 45, San Nicolò 44, Sammaurese 40*, Olympia Agnonese 37, Romagna Centro 37*, Campobasso 35*, Vastese 35, San Marino 34, Jesina 33*, Monticelli 31, Pineto 30*, Alfonsine 22*, Recanatese 21, Castelfidardo 18*, Civitanovese 17. (* una partita in più)








Questo è un articolo pubblicato il 19-03-2017 alle 19:30 sul giornale del 20 marzo 2017 - 1784 letture

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