Sisma, il sindaco di Visso fa il punto della situazione su Facebook: poche le buone notizie

Terremoto Visso 6' di lettura 23/03/2017 - Con un lungo post sul suo profilo Facebook, il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini ha fatto il punto della situazione post sisma a Visso.

Tantissimi i temi da lui toccati, dalle casette alle macerie, dai sopralluoghi alla viabilità. Insomma quasi tutte le informazioni necessarie per capire il costante ed elevato impegno messo in campo dal primo cittadino di uno dei comuni più colpiti dal sisma. "Tanto per quantificare un impegno che mai avrei immaginato di dover sostenere e che non avrei mai augurato a nessuno - spiega il sindaco - 7/7 giorni lavorati dalle scosse di ottobre (in realtà sarebbe poco meno visti i 4 giorni di riposo presi ma la media è quella). 13 ore lavorate/guidate ogni giorno. 8/10 appuntamenti fissati ogni giorno, altrettante visite non concordate ricevute in media. 11'000 km circa percorsi ogni mese per le attività istituzionali o di raccolta fondi. 150 telefonate inviate/ricevute ogni giorno. Visto che le tre ore (circa) necessarie non riesco più a trovarle praticamente parlo al telefono quasi esclusivamente quando guido. 400/500 messaggi/mail ricevuti ogni giorno. Quasi la metà persi per cui chiedo scusa."

Ma è sulla disamina dei temi punto per punto che emergono notizie non molto positive. A partire dalle casette e dalla situazione sul fronte viabilità. "Purtroppo nonostante siamo stati il primo comune per cui la Regione Marche ha inoltrato l'ordine delle casette le notizie non sono molto positive - scrive Pazzaglini - Delle quattro aree originariamente individuate ne sono state bocciate tre, poi parzialmente recuperate grazie all'impegno di mettere in sicurezza i fiumi, ma il vantaggio che avevamo è stato parzialmente eroso, se non annullato. Ad oggi siamo riusciti ad approvare solo 3 layout per 120 casette complessive, tempo massimo da contratto per la consegna 25 luglio (riporto a memoria, ma sono piuttosto sicuro di ricordare bene). Le rimanenti 100 verranno ripartite su 3 ulteriori aree che a breve esauriranno l'iper di approvazione con tempi di consegna ipotizzabili per agosto. Sul fronte viabilità i problemi sono sostanzialmente di due generi, strade interrotte e strade danneggiate. Nel primo gruppo rientrano la Valnerina, ma anche la provinciale per Castelluccio, nel secondo quasi tutte le altre. Per quanto riguarda la Valnerina c'è stato un incontro con Anas, Regione e Provincia. Incontro che si ripeterà giovedì prossimo per verificare la fattibilità di quanto proposto oggi. Io sono sicuro della soluzione che ho proposto, ma fino al prossimo incontro preferisco non sbilanciarmi. Riguardo le altre strade le notizie sono positive, abbiamo raggiunto un accordo con Autostrade (leggi) per intervenire sulla strada per Aschio, la provincia invece ha fatto la gara per la strada Forcella.

Anche per quanto riguarda le attività produttive le novità non sono positive. "Dopo l'imperdonabile ritardo della normativa (che ad oggi ancora non è completa) bisogna registrare che nessun aiuto è ancora stato dato a commercianti e professionisti - denuncia il primo cittadino - oltre a ciò nonostante sia passato quasi 1 mese nessuno (commissario, Regione e gli altri a cui avevo scritto) ha risposto alla lettera con cui proponevo una soluzione fattibile e soddisfacente. In estrema sintesi la mia proposta prendeva una parte dell'ordinanza 408, della 9 e in parte innovava. non pretendevo fosse accettata, lo speravo visto che sarebbe stata una soluzione utile non solo per Visso ma anche per tutti gli altri comuni. La triste realtà è che non ho avuto risposte. Ho pensato ad una soluzione che prevede la sostituzione del comune nell'acquisto dell'area, spero di sapere a breve se potrò contare sulla copertura finanziaria che ho ipotizzato. In attesa di ciò venerdì incontrerò i commercianti per proporgli una soluzione di emergenza che credo li potrebbe aiutare."

Negativa l'opinione anche sulla gestione degli sfollati sugli alberghi della costa. "Qui tocchiamo il punto più basso (fino ad ora) della gestione post terremoto - dice Pazzaglini - Nonostante una richiesta formale da me avanzata di non spostare nessuno fino a quando non avessimo organizzato i servizi (scuolabus, navette ecc...) si sono spinte le persone a decisioni affrettate, disattendendo le richieste dei comuni e addirittura scavalcandoli nella comunicazione. Si è arrivati ad andare nelle strutture senza che i sindaci (io e altri di cui so per certo) siano stati messi nelle condizioni di partecipare (salvo l'annullamento di appuntamenti fissati giorni prima che non sarebbe stato possibile recuperare in tempi ragionevoli)."

Sui sopralluoghi invece secondo il sindaco di Visso c'è stata una "gestione pessima dei tecnici da parte della Regione - scrive ancora Pazzaglini - nonostante la richiesta di avere i tecnici con preavviso per consentire ai proprietari di fuori di venire a Visso non siamo riusciti nemmeno a fargli capire che non si trattava di disorganizzazione nostra, ma di effettiva lontananza dei proprietari."

Inevitabile non toccare il tema ricostruzione. "Sulla ricostruzione leggere sono poche le pratiche presentate da parte dei privati. Risultato scontato per due fattori, sia perché da noi i danni spesso sono consistenti sia perché il tetto agli incarichi previsto di fatto bloccava l'assunzione degli incarichi da parte dei tecnici privati. Senza considerare il problema della copertura finanziaria. Sulla ricostruzione pesante la situazione è ancora peggiore, la bozza proposta è pessima, per l'aspetto economico, per tempi e modalità, ma soprattutto per assurdità per cui il centro storico di Visso non potrebbe essere ricostruito. Ho presentato una serie di osservazioni - conclude il sindaco - sono in attesa di risposte."

Iniziata mercoledì, infine, la rimozione delle macerie. "Non posso di certo ritenermi soddisfatto. Purtroppo anche in questo caso nulla avremmo potuto fare per operare in autonomia" spiega il sindavo vissano.

Soddisfazione invece sul fronte solidarietà. Tantissime le richieste, i messaggi e gli aiuti ricevuti da ogni parte d'Italia. "E' l'unico aspetto positivo di tutto - dice Pazzaglini - abbiamo ricevuto solidarietà da parte di amici di tutta Italia. Con donazioni in soldi, in beni di prima necessità (foraggio, alimenti, ecc...). Abbiamo instaurato rapporti con altri comuni, associazioni e migliaia di privati che hanno dimostrato il meglio di un'Italia decisamente deludente a livello istituzionale."






Questo è un articolo pubblicato il 23-03-2017 alle 11:31 sul giornale del 24 marzo 2017 - 2114 letture

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