La storia di Dalida al teatro Piermarini di Matelica

3' di lettura 29/03/2017 - Sabato 1 aprile prosegue la ricca stagione del Teatro Piermarini di Matelica promossa dal Comune con l’AMAT con Avec le temps, Dalida scritto e diretto da Pino Ammendola con Maria Letizia Gorga.

La storia di Dalida, dall’umile infanzia fino alla conquista della celebrità, è al centro del recital arricchito dalla musica dal vivo eseguita da Stefano De Meo al pianoforte, Laura Pierazzuoli al violoncello, Marco Colonna ai clarinetti, per ricordare le canzoni che l’hanno resa la più grande cantante francese di tutti i tempi.

Dalida, per il suo modo di attraversare la storia, d’illustrarne i cambiamenti, è una vera eroina dei nostri tempi. La piccola ragazza italiana dagli occhiali spessi, nata in un sobborgo popolare del Cairo diventata prima Miss Egitto e poi Mademoiselle Bambino la regina dei juke-box, verrà infine consacrata come la più grande cantante francese di tutti i tempi. In vita il generale De Gaulle l’aveva insignita della medaglia della Presidenza della Repubblica, unica donna ed unico artista ad averla ottenuta e alla sua scomparsa Parigi le ha dedicato una piazza, Place Dalida.

Alla scoperta del suo busto il giornale "Libération" scrisse: "Dalida è più presente che mai, nessuna artista sarà mai così celebre”. È stata contemporaneamente la vamp hollywoodiana tutta lustrini e file di boys e anche la più grande diva mediorientale, per diventare dopo la morte, una figura-culto per una intera generazione. Durante tutta la vita dietro la star Dalida, la donna Jolanda ha amato e sofferto semplicemente, umilmente. Si è donata senza limiti agli uomini della sua vita come ad un pubblico che aveva per lei sempre il “viso dell’amore” vivendo costantemente la tragedia di essere amata più come artista, che come persona. L’idea dello spettacolo nasce dal desiderio di farci anche noi sua memoria, e ricordare oltre alla sua vita, le canzoni che l’hanno resa celebre e che ci hanno appassionato. Abbiamo dimenticato o trascurato troppo a lungo la storia di una ragazza italiana del sud che è passata alla storia fuori dell’Italia: nemo profeta in patria? No, forse solo un’artista troppo scomoda per i benpensanti, o per quelli che dopo il tragico evento di Sanremo, hanno preferito sacrificarla sull’altare dei non graditi per salvare uno dei business più redditizi dell’epoca, quello delle case discografiche.

“Ci piace ricordarla nel suo infinito repertorio musicale di vario genere, nel suo sorprendente trasformismo – si legge nelle note allo spettacolo -, nel suo misterioso e affascinante percorso tra arte e amore, malinconico e beffardo, scientificamente interrotto dalla sua volontà di decidere anche la propria morte”.

Gli arrangiamenti musicali sono di Stefano De Meo, gli elementi scenici di Raffaele Golino e le coreografie di Jacqueline Chenal. Biglietti 12 euro, ridotto 10 euro. Informazioni e vendita: Biglietteria del Teatro Piermarini 0737 85088. Inizio spettacolo ore 21.15.


   

da AMAT
Associazione Marchigiana Attività Teatrali
 





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-03-2017 alle 12:25 sul giornale del 30 marzo 2017 - 787 letture

In questo articolo si parla di teatro, matelica, spettacoli, amat, Associazione Marchigiana per le Attività Teatrali

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/aHXP





logoEV
logoEV