Sisma, perimetrazione dei centri storici: l'opinione dell'Ordine degli Architetti

3' di lettura 26/05/2017 - Non una procedura destinata ad allungare i tempi ma la vera opportunità per i comuni del cratere che consentirà di correggere tutte le criticità evidenziate dal sisma. È di questo avviso il Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Macerata Enzo Fusari che interviene sulla nuova ordinanza emessa ieri dal commissario Vasco Errani relativa alla perimetrazione dei centri storici.

"Con la perimetrazione e successivo piano attuativo il territorio interessato viene studiato e gli interventi saranno programmati nella loro interezza – spiega Fusari - Si studiano le vulnerabilità a scala urbana, si progettano spazi sicuri e vie di fuga, se servono vengono rifatti tutti i sottoservizi, le pavimentazioni stradali, l'illuminazione pubblica e altro ancora. Contemporaneamente – prosegue - vengono date indicazioni su eventuali modifiche necessarie e compatibili, in molti casi potrebbero essere assegnati maggiori contributi ai singoli edifici. Nei 30 giorni che l’ordinanza individua per lo svolgimento della perimetrazione e dei piani attuativi – puntualizza Fusari – non sarebbe comunque possibile presentare i progetti per la ricostruzione pesante dal momento che ancora devono essere pubblicate le linee guida che renderanno operative le ordinanze e consentiranno la presentazione dei progetti".

L’urgenza sta quindi nel cogliere tale opportunità. "Le perdite che subiranno i centri gravemente danneggiati qualora non fossero perimetrati per tempo dalla Regione sono enormi – sottolinea il Presidente Fusari – I 28 giorni rimasti a disposizione sono pochi e se si affida tutto esclusivamente all’USR della Regione Marche sarà impossibile portare a termine il lavoro per tempo. Ovviamente non riuscire a concludere il lavoro – evidenzia Fusari – se per un verso comporta un danno per i Comuni del cratere, dall’altro comporta un grosso risparmio per la Regione perché si vanno a limitare i costi della ricostruzione".

I Comuni che non vogliono perdere questa possibilità per una corretta e completa ricostruzione dovranno fornire immediatamente all’USR la perimetrazione delle loro aree e molto probabilmente dovranno farlo considerando il fatto che la struttura regionale non ha energie sufficienti per affrontare da sola l’enorme mole di lavoro che le spetta. "Va sottolineato – puntualizza Fusari – che la questione perimetrazione riguardi solo i centri storici. Ma in casi come alcuni quartieri di San Severino, Tolentino o intere Zone Rosse nei comuni di Caldarola e San Ginesio, la problematica si apre anche su alcune zone non propriamente incluse nel centro storico ma colpite duramente dal sisma. Casi – sostiene il Presidente – nei quali non è possibile non procedere con la perimetrazione, situazioni che non possono essere assolutamente ignorate".

Intanto giovedì (25 maggio) l’Ingegner Spuri ha incontrato le professioni tecniche per stilare un calendario di incontri divulgativi e formativi per interpretare e definire le norme emanate e studiare i casi più complessi relativi alla ricostruzione così da poter procedere alla presentazione dei progetti. "Un incontro che abbiamo richiesto a lungo – spiega il Presidente Fusari – fondamentale per poter agire efficacemente, anche perché molte delle ordinanze ancora appaiono nebulose nei principi attuativi e talmente macchinose e iperburocratiche da rallentare o bloccare in toto il nostro lavoro di presentazione dei progetti e di conseguenza il processo di ricostruzione".


   

da Ordine degli Architetti
Provincia di Macerata





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-05-2017 alle 14:15 sul giornale del 27 maggio 2017 - 2043 letture

In questo articolo si parla di economia, terremoto, macerata, architetti

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve è https://vivere.me/aJL3





logoEV
logoEV


Cookie Policy