Attraversamento pedonale sulla SP256, il comandante della Municipale risponde a Caprodossi: "Non ci sono le condizioni di sicurezza"

5' di lettura 04/01/2018 - In merito all’articolo apparso sulla testata a firma del Consigliere Comunale di Camerino Andrea Capradossi (leggi) vorrei intervenire per alcune precisazioni. Senza entrare nel dibattito politico che esula dalle competenze dello scrivente, come già detto in ogni sede in questi anni non è stato possibile realizzare gli “attraversamenti pedonali” a raso, almeno così come richiesti, in quanto in quel tratto di Via D’Accorso non vi sono le condizioni di sicurezza imposte dal codice della strada in materia di visibilità

Vale la pena ricordare che la SP 256 “Muccese” fino all’anno scorso era di competenza della Provincia. Solo dal dicembre 2016, come altre arterie extraurbane principali, è passata sotto la competenza dell’ANAS. L’art.lo 6 comma 4 del Codice della Strada prescrive che la segnaletica stradale, verticale e orizzontale che stabilisce obblighi divieti e limitazioni, è apposta dall’ente proprietario della strada con ordinanza di cui all’art. lo 5 comma 3 dello stesso Codice. L’art.lo 7 comma 3 recita “per i tratti di strade non comunali che attraversano i centri abitati, i provvedimenti indicati all’art. 6 comma 4 (che comprende anche l’apposizione della segnaletica) sono di competenza del comune, che li adotta sentito il parere dell’ente proprietario della strada”.

Questa premessa tecnica è indispensabile per comprendere che, per realizzare un passaggio pedonale in quel tratto di strada è necessaria un’ordinanza istitutiva, a firma del sottoscritto, previo nulla osta della provincia fino all’anno scorso e dell’ANAS ora. Inutile dire che, seppur per vie brevi, nessun tecnico provinciale prima e ANAS ora, ha dato il proprio parere favorevole.

I fattori di rischio legati agli attraversamenti pedonali sono molteplici. Per sollevare da responsabilità civili e penali chi firma un’ordinanza istitutiva di un attraversamento del genere è necessario che vi sia uno studio preventivo di valutazione effettuato alla luce di linee guida europee teso alla realizzazione della sicurezza e alla tutela della vita delle persone. Tra questi fattori in primis indubbiamente c’è il fattore umano. L’investimento di un pedone da parte di un veicolo è spesso conseguenza di un comportamento non corretto dei conducenti dei mezzi o dei pedoni stessi. Non è raro tuttavia costatare che tali comportamenti scorretti siano a volte indotti dalle condizioni ambientali come per esempio fornire al conducente di un veicolo stimoli fuorvianti quali ampiezza eccessiva della carreggiata, la presenza di un rettilineo prima dell’attraversamento che induce ad aumentare la velocità senza rendersene conto, la scarsa avvistabilità dell’attraversamento pedonale che risulta apparire all’ultimo momento perché dietro una curva oppure scarsamente illuminato di notte.

Tutto ciò vale ovviamente anche per il pedone che deve essere indirizzato a comprendere e accettare, per esempio, la necessità di modificare la propria traiettoria per attraversare in un punto attrezzato e protetto dove attendere il passaggio del veicolo.

È del tutto evidente che in quel punto tutti questi fattori di rischio sono presenti. L’ampiezza della carreggiata, la mancanza di marciapiede lato monte e la scarsa visibilità per la presenza di curve sia a salire che a scendere impongono che la realizzazione di un attraversamento pedonale in quel punto preveda la realizzazione di infrastrutture del tipo “isole di rifugio” pedonali, marciapiede dove il pedone transiti e attenda in sicurezza il passaggio dei veicoli e/o la realizzazione di soprappassi che riducano, quantomeno rendano nei limiti imposti, il rischio di investimento.

Sono consapevole che tali opere impegnano risorse anche economiche notevoli, ma certo apparirebbe ipocrita fare finta di non vedere che tale problematica è figlia di una grave mancanza di pianificazione urbanistica di mobilità pedonale riconducibile alla realizzazione del campus universitario. Pensare di risolvere il tutto semplicemente disegnando a terra delle strisce bianche è alquanto riduttivo non che rischioso per l’utenza con responsabilità enormi in capo, non ad un politico, ma al funzionario preposto che non può da solo sopperire a gravi mancanze di pianificazione del passato.

Un’osservazione vorrei farla sul fatto che la provincia, almeno da quanto scritto nell’articolo, attraverso il suo presidente si dichiara in modo “impeccabilmente tecnico”, incompetente. Come già sopra spiegato il nulla osta doveva fornirlo, per legge, l’ente proprietario della strada che fino all’anno scorso era proprio la provincia. Inoltre la stessa provincia ha imposto, quando è stato realizzato il marciapiede a ridosso del parcheggio del campus, il posizionamento di un guardrail senza soluzione di continuità per tutta la sua lunghezza a protezione del marciapiede che di fatto impedisce al pedone di scendere sulla carreggiata.

Posso assicurare che, anche di fronte a tali difficoltà, il sottoscritto è sempre stato attivo nel ricercare una soluzione che conciliasse l’esigenza di realizzare un attraversamento pedonale nonché un percorso pedonale che colleghi il campus con il quartiere Montagnano lungo la SP 256 con quelle legate alla sicurezza. Affermare che a Camerino non è stato fatto nell’ultimo anno nemmeno un passaggio pedonale non risponde a verità. Laddove è stato possibile realizzare attraversamenti in sicurezza per l’utenza e per gli automobilisti essi sono stati istallati.

In particolare con l’emergenza legata al sisma le problematiche in alcune zone della città in termini di mobilità urbana si sono aggravate perché le infrastrutture (leggi percorsi pedonali, marciapiedi ecc.), anche in quartieri relativamente nuovi, non sono sufficienti o mancano del tutto. Per sopperire a queste mancanze, anch’esse con responsabilità che vengono da lontano, per quanto possibile sono stati realizzati percorsi sia a Montagnano sia lungo Madonna delle Carceri dove oltre gli attraversamenti è stato realizzato un marciapiede in muratura a cura dello scrivente comando.

In Via Le Mosse è stato installato un passaggio pedonale “PEDONE SMART” che rileva i pedoni, li illumina e ne segnala la presenza alle automobili. Purtroppo non è stato possibile fare altrettanto in Via D’Accorso perché, come sopra esposto, le condizioni di sicurezza allo stato non rispondo ai canoni di legge.


   

da Andrea Isidori
Comandante Polizia Municipale Camerino





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-01-2018 alle 13:15 sul giornale del 05 gennaio 2018 - 2839 letture

In questo articolo si parla di politica, camerino

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