Il 1200 in mostra al Museo Piersanti di Matelica: crocifissi e altre opere da scoprire fino a novembre (foto)

2' di lettura 08/06/2018 - Il Museo Piersanti torna ad ospitare un'importante mostra e lo fa grazie al curatore Fulvio Cervini, professore dell'Università di Firenze, la Regione Marche, il Mibact, la diocesi di Fabriano-Matelica e ovviamente il Comune con in primis la figura del sindaco e storico dell'arte Alessandro Delpriori.

L'evento è stato presentato alla stampa nella mattinata di venerdì 8 giugno, con l'inaugurazione ufficiale invece nel pomeriggio alla presenza dell'assessore regionale alla cultura, del vescovo, del rettore Unicam e di altre autorità.

L'esposizione resterà aperta fino al 4 novembre, con apertura dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19. Si tratta del quinto appuntamento inserito nel calendario di "Mostrare le Marche", che finora ha fatto tappa a Loreto, Macerata, Ascoli Piceno e Fermo.

La mostra matelicese si basa sulla civiltà figurativa del centro Italia al tramonto del Romanico, tra il 1200 e 1300. Crocifissi in vari materiali, sculture, sigilli e altre opere comunicano tra di loro nelle diverse sale. In evidenza le influenze di quei periodi, con le opere che viaggiavano spesso ed erano modelli per gli artisti dell'epoca. Significativo, a questo proposito, il pezzo centrale dell'evento, ovvero il crocifisso di Sant'Eutizio custodito già nel Piersanti. Un opera di notevoli dimensioni che secondo Delpriori e Cervini ha fatto da scuola per le altre in quanto uno dei crocifissi più antichi delle Marche. "Una mostra strepitosa che ruota attorno a questo crocifisso - ha spiegato il sindaco - riteniamo possa essere stato preso come modello per le successive realizzazioni. Il resto dell'esposizione mette in evidenza proprio queste influenze, con opere che parlano tra di loro. Ci tengo inoltre a sottolineare l'importanza di un progetto come Mostrare le Marche, ma soprattutto il fatto che ci stiamo riappropriando pezzo dopo pezzo del Museo Piersanti".

Tra le varie opere in mostra anche un sigillo del Comune di Matelica del XIII secolo ritrovato al museo nazionale del Bargello e due tavole, un crocifisso e una Madonna con Bambino, provenienti dalla Beata Mattia. Insomma un insieme di tesori più o meno nascosti, raccolti abitualmente in musei, collezioni e chiese di tutto il centro Italia e non solo. "C'è la possibilità di confrontare la scultura lignea anche con altri tipi di arte - ha affermato Cervini (nella seconda foto sotto) - mancano ancora un paio di opere che devono arrivare nei prossimi mesi, ma è chiaro che siamo di fronte a un importante insieme rappresentativo di quel periodo. Si tratta di una vera e propria mostra di museo e di soprintendenza, in quanto parte dal territorio e si espande sul territorio stesso".

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Questo è un articolo pubblicato il 08-06-2018 alle 15:30 sul giornale del 09 giugno 2018 - 1397 letture

In questo articolo si parla di cultura, redazione, matelica, Riccardo Antonelli, articolo

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