Sisma, Ali Marche: "Assunti in breve 4mila navigator, ma non riescono ad assumere personale per la ricostruzione"

Terremoto 2' di lettura 24/07/2019 - “Nemmeno la visita di Papa Francesco a Camerino, è riuscita a smuovere le coscienze del Governo, del Commissario Farabollini, dei parlamentari marchigiani esponenti della maggioranza di Governo che per trovarli bisognerebbe rivolgersi a “Chi l’ha visto?”. Nemmeno in quella importante occasione, tra l’altro, si è avuta traccia di loro” tuona il Presidente di ALI Marche Valerio Lucciarini.

“Sono passati quasi tre anni dal terremoto e mai come in questo ultimo anno l’attenzione è venuta meno. Il governo ha cancellato il tema della ricostruzione dalla propria agenda”.

“Ali Marche - annuncia Lucciarini - fa appello ad amministratori, cittadini, professionisti, imprenditori: è arrivato il momento di alzare la voce e di organizzare una grande mobilitazione e manifestazione a Roma. Basta con questa indifferenza del Governo che dura da più di un anno. Oltre al danno siamo anche alla beffa, al dileggio. Uno sbloccacantieri che non sblocca, un annunciato provvedimento “ad hoc” per il centro Italia mai pervenuto, un “Decreto Sisma” e misure “shock” promessi ma mai arrivati. Non solo. È assurdo che la stragrande maggioranza delle proposte della Regione e dei Comuni utili a semplificare la normativa nazionale e accelerare la ricostruzione sono state bocciate in Parlamento dalla maggioranza di Governo. La ricostruzione è ferma, i cittadini stanno perdendo la speranza, i tecnici pure”.

Lucciarini critica la maggioranza di Governo che "ė in grado di assumere in poco tempo 4mila navigator ma non riesce ad assumere appena 300 persone per far ripartire e velocizzare la ricostruzione. Il Commissario Farabollini dia almeno attuazione alle ordinanze previste dai recenti aggiornamenti della normativa sul sisma, a partire dall’ anticipazione del 50% del compenso relativo alle attività professionali. Questa specifica ordinanza, dopo otto mesi dall'approvazione della norma, ancora non si vede. Non si può chiedere ai tecnici, oltre a un grande sforzo professionale, anche di anticipare spese insostenibili, finanziando, di fatto, di tasca propria una parte della ricostruzione. Rischiamo che molti professionisti, vedendosi impossibilitati ad accedere alla necessaria liquidità, dovranno rifiutare le pratiche commissionate dai privati, allungando ulteriormente i tempi della ricostruzione”.


   

da Lega delle Autonomie Locali delle Marche




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-07-2019 alle 13:49 sul giornale del 25 luglio 2019 - 1508 letture

In questo articolo si parla di terremoto, politica, Lega delle Autonomie Locali delle Marche

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