Caldarola e le false residenze per percepire il Cas, l'opposizione: "I controlli andavano fatti fin dall'inizio"

Caldarola 1' di lettura 10/08/2019 - A seguito della delibera di giunta del 06/08/2019, relativa all’attività di controllo del C.A.S., ci teniamo a specificare che tale obbligo era già dovuto dal 09 settembre 2016, secondo quanto stabilito dalla Circolare del Capo Dipartimento avente titolo “indicazioni operative e attuative sul Contributo per l’autonoma sistemazione”, il cui testo riporta: “ i sindaci sono tenuti a controllare, anche a campione, la veridicità delle autocertificazioni rese e ad erogare i contributi, salva la ripetizione di quanto pagato, all’esito degli accertamenti di competenza, da reiterare con cadenza periodica, per verificare la permanenza in capo ai percipienti dei requisiti per la corresponsione del contributo in parola.”

Il controllo effettuato su tutte le richieste, oppure eseguito a campione, sarebbe stato auspicabile sin dall’inizio, al fine di individuare i “mai caldarolesi” ovvero la storica problematica delle false residenze. Un ulteriore accertamento importante sarebbe stato anche quello relativo alla verifica dei reali vitti ed alloggi fruiti nelle strutture ricettive convenzionate per l’accoglienza e pagati dagli enti.


da Il futuro per Caldarola
Opposizione





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-08-2019 alle 20:15 sul giornale del 12 agosto 2019 - 1587 letture

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