L'associazione 108 contro la scelta del Comune sulla scuola Luzio: "Edificio pensato nel 1930"

scuola luzio 2' di lettura 02/01/2020 - "Sul futuro della scuola Luzio l'amministrazione comunale ha gettato al vento l'occasione di realizzare in città un edificio all'avanguardia, capace di essere funzionale e di sfidare il tempo".

"Decidere di intervenire sull'attuale edificio, costruito negli anni Trenta del secolo scorso, fa sorgere forti dubbi sulle garanzie di un uso efficace dei fondi pubblici, nel pieno rispetto della sicurezza degli alunni. L'Associazione 108 una scuola per la vita, si è sentita più volte rassicurare sul futuro della scuola e per questo aveva scelto di attendere ed agevolare il lavoro dell'amministrazione, ma si è preferito ascoltare la cassa e le proteste di chi non ha ben chiara la situazione. Questa decisione dell'amministrazione comunale non ci trova concordi, non è idonea a dotare la città di una struttura adeguata al futuro dell'istituzione scolastica ed è poco lungimirante".

Così l'Associazione 108 una scuola per la vita di San Severino si esprime riguardo alla recente scelta dell'amministrazione comunale, di intervenire sull'edificio attuale della scuola Luzio, dove saranno demoliti il terzo piano e le sopraelevazioni successive alla costruzione, intervenendo sulla struttura in muratura per ottenere l'adeguamento sismico dell'edificio, anche tramite l'apposizione di isolatori sismici.

"Non abbiamo mai sentito parlare della sicurezza dei bambini che per noi è al primo posto, specie in una terra sismica come la nostra, occorre pregare che le scosse arrivino di notte o la domenica, quando le scuole sono vuote - continua l'associazione - Dal punto di vista tecnico gli isolatori si possano inserire su un edificio in muratura portante, ma sicuramente si tratta di una operazione economicamente onerosa, il budget a disposizione rischierebbe di essere impiegato tutto per questo. Si tratta comunque di un edificio pensato nel 1930 che dovrà servire da scuola per altri 60-70 anni. Intorno al 2100 San Severino avrà una scuola i cui spazi e la cui architettura è stata pensata quasi due secoli prima. Al termine dei lavori, ammesso che l'edificio sia reso sicuro, si troverà in quella che in prospettiva sarà l'area meno sicura della città, proprio per il fatto che questa volta ha subito meno danni, quindi poche ristrutturazioni ed adeguamenti".

"Si potrà verificare il paradosso, di recente accaduto a Camerino, di avere un edificio sicuro, ma non fruibile in quanto circondato da immobili posti all'interno di una zona rossa. Non è infine da sottovalutare l'aspetto relativo al contesto urbano in cui sorge la scuola. Restando nel perimetro attuale va valutata la disponibilità di spazi aperti, parcheggi idonei e viabilità, già oggi critici. Molti genitori ogni giorno restano bloccati dal traffico del centro, dal passaggio a livello abbassato, dagli studenti che attraversano la strada ovunque" conclude l'associazione.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-01-2020 alle 12:26 sul giornale del 03 gennaio 2020 - 440 letture

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