Dal sogno alla realtà: Bocelli inaugura la nuova Accademia della Musica di Camerino (foto)

6' di lettura 01/10/2020 - Un pomeriggio di festa in musica, ma allo stesso tempo carico di emozioni e di speranza, quello vissuto oggi a Camerino in occasione dell’inaugurazione della moderna struttura che ospiterà l’Accademia della Musica, sede staccata del Conservatorio di Fermo, donata dalla Andrea Bocelli Foundation.

Cerimonia toccante, benedetta dal vescovo Francesco Massara e dalla quale sono partiti importanti segnali di rinascita, soprattutto in seguito all’intervento del commissario speciale alla ricostruzione Legnini, fino a quello di speranza fondata sulla volontà del fare lanciato dallo stesso Bocelli. Diversi gli artisti che hanno partecipato al taglio del nastro, con la cerimonia iniziata con gli interventi di autorità ed architetti, che hanno illustrato le caratteristiche dell’edificio, realizzato in perfetta armonia fra architettura e natura, come consigliato nel progetto dallo stesso Renzo Piano. Inaugurazione svoltasi secondo i protocolli anti-covid all’esterno e con posti riservati per autorità e ospiti davanti alla struttura e per un pubblico limitato in un’area vicina con schermo gigante, da cui è arrivato comunque il caloroso applauso, ripagato dal saluto finale di Boccelli che si è recato fra i cittadini presenti.

Ad accompagnare i canti e le esibizioni i ragazzi del Liceo Musicale di Camerino Nelio Biondi, che sotto la direzione del maestro Vincenzo Correnti hanno suonato l’inno di Camerino, è stato lo stesso Bocelli che si è esibito sia come cantante che come pianista accompagnando al piano Serena Autieri. Al termine sul palco anche Renato Zero, che ha compiuto gli anni ieri, al quale è stato donato un omaggio speciale.

Ad aprire gli interventi il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, che ha ringraziato l’ABF non solo per la nuova struttura per l’Accademia della Musica, ma anche per la vicinanza alla popolazione durante l’emergenza del Coronavirus. “Questa bella e importante struttura la dobbiamo alla generosità all’impegno della Fondazione Andrea Bocelli – ha detto il sindaco Sandro Sborgia – ed a quello di tutti coloro che hanno partecipato. Questa struttura che consentirà ai nostri ragazzi di poter crescere e potersi formare, conoscere la musica ed aprire l’animo alla bellezza ed al linguaggio della musica, sarà per noi un impegno a non dimenticare. Tutti coloro che passeranno attraverso queste aule ricorderanno che questa accademia è stata il frutto della parte più bella delle persone. Questo noi lo dobbiamo a voi, per cui Camerino ha un debito di gratitudine eterna verso la Fondazione Andrea Bocelli e di tutti colori che hanno partecipato. Non dimentichiamo neanche l’impegno che la Fondazione ha profuso durante il periodo dell’emergenza per la pandemia, con la fornitura di strumentazioni al nostro ospedale che era stato riconvertito in Covid-Hospital. Grazie infinite per tutto quello che avete fatto, tutta la città vi è debitrice”.

Poi è toccato al commissario straordinario alla ricostruzione Giuseppe Legnini, dal quale oltre al ringraziamento è partito un segnale di accelerazione per la ricostruzione della città ducale e del territorio. “Mi unisco alla gioia per questa realizzazione – ha detto il commissario straordinario Giovanni Legnini – bellissima, un luogo di formazione e di promozione di cultura, in particolare quella musicale, che evoca valori che dovranno sostenere l’intero percorso di ricostruzione e di rinascita sociale ed economica di questa martoriata ma bellissima terra. Un profondo ringraziamento e gratitudine vanno al m° Bocelli, alla sua fondazione e a tutti gli artisti presenti e a tutti coloro che hanno sostenuto questo importantissimo progetto, che è un segno di rinascita. Qualche mese fa, in coincidenza con l’avvio della pandemia ho assunto questa difficile funzione e dopo essermi recato qui subito dopo la fine del lockdown, con il sindaco e con il rettore abbiamo assunto un impegno, quello di rianimare e riaccendere il bellissimo centro storico di Camerino, che per troppo tempo è martoriato e ferito dal sisma. Dovevamo cambiare molte cose e molto è stato fatto, altre cose saranno fatte in questi giorni. Entro questo mese il percorso avviato sarà concluso. Inizia quindi la sfida dell’attuazione. Già oggi, con il sindaco, il rettore, il vescovo ed il Prefetto, abbiamo stabilito un primo appuntamento per realizzare quel programma straordinario di ricostruzione con l’utilizzo di quei motori sociali che abbiamo voluto per realizzare al più presto ciò che i cittadini di Camerino per troppo tempo hanno atteso. Mi auguro di riuscirci insieme a voi. Ciò che è certo è che, come ho fatto in questi mesi, ce la metterò tutta perché la sofferenza possa essere prima alleviata e poi superata”.

Poi è toccato a lui, il fondatore dell’associazione e che ha voluto fortemente questa struttura, che è il protagonista principale, la voce per eccellenza e l’animo solidale per vocazione, ovvero Andrea Bocelli, accolto da un calorosissimo applauso. Una scuola ispirata alla bellezza ed in armonia con la natura. “Questa manifestazione rappresenta la rinascita – ha esordito il maestro Andrea Bocelli – un momento di grande felicità e di speranza per questa terra che mi è particolarmente cara per tante ragioni. Dopo aver verificato che tante cose si possono fare, basta volerlo, ho detto, adesso dobbiamo cominciare a fare qualcosa per la nostra Italia, che ne ha tanto bisogno dopo le devastazioni del terremoto, che ha segnato non solo il territorio ma anche il cuore di tutti. Allora ci siamo messi in gioco, abbiamo provato a scommettere di realizzare scuole in 150 giorni lavorativi e, quello che sembrava possibile, lo è poi diventato. Volere è potere si dice. Poi questa terra mi è particolarmente casa per tante ragioni, innanzitutto ha dato i natali a tanti grandi della storia del canto, da Gigli, passando per Franco Corelli che è stato il mio ispiratore e mio maestro e poi grande amico. Se non ci fosse stata la sua voce a toccare il mio cuore, fosse io avrei fatto altro, chissà, l’avvocato o qualcosa di diverso. Poi le Marche mi hanno regalato una persona importante come mia moglie Veronica che mi ha affiancato in questo cammino di vita e poi in questa avventura in ABF. Di fronte ad un’opera come questa, che è l’emblema di “volere è potere”, che ha raccolto le capacità ed il genio di tante persone, a cominciare da Renzo Piano e tutti gli altri architetti e ingegneri. Stamattina ho incontrato un dipendente che stava stendendo l’erba, da tre giorni lo stava facendo. Forse in tre giorni ha dormito tre ore, credo, ma era felice, contento. Allora, lui per me ha rappresentato l’emblema della speranza e finché c’è gente così c’è la certezza che ce la faremo.”

Infine, a conclusione della cerimonia, il ringraziamento del grande Renato Zero, che ha ricambiato gli auguri per il suo compleanno ricordando i suoi legami con queste zone: “Mio padre era di Serrapetrona ed io sono cresciuto a ciauscolo e vincisgrassi, grazie a tutti”.








Questo è un articolo pubblicato il 01-10-2020 alle 18:57 sul giornale del 02 ottobre 2020 - 1593 letture

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