"Ospedale di Camerino, siamo alla frutta" L'allarme del comitato sui social

2' di lettura 30/12/2021 - Dopo i piccoli segnali positivi sul ritorno alla normalità dell’ospedale di Camerino e del successo avuto dal sondaggio per la sua salvaguardia, promosso dall’omonimo comitato, dal presidente dello stesso arriva un nuovo messaggio di allarme. Con un post sulla propria pagina Facebook, Angiolino Napolioni, che coordina circa 5400 iscritti al gruppo pro-nosocomio camerte, evidenzia nuove carenze e segnala preoccupazioni allarmanti.

“Siamo alla frutta per dirla tutta - scrive Napolioni - Malgrado le nostre sollecitazioni, la raccolta firme e la notevole mobilitazione la situazione dell'ospedale non fa altro che peggiorare: ad oggi addirittura abbiamo ricoverati al Pronto Soccorso pazienti Covid con il casco, mi giungono voci di alcuni medici anestesisti che stanno in procinto di andarsene etc. Tante campane a festa per l'arrivo di una nuova e moderna, ecografia, ma chi la mette in funzione? Non se ne può più e questa lenta è subdola agonia deve finire”.

I casi di Covid all’ospedale di Camerino ad oggi sono 2, entrambe persone “no-vax” di cui uno in condizioni un po’ più complesse che è in attesa di essere trasferito. Ciò però, non compromette la funzionalità del Pronto Soccorso. Il Comitato a difesa del presidio, sulla base del proprio monitoraggio, manifesta una situazione che sembrava andare verso una direzione migliore e di potenziamento, mentre i segnali direbbero l’opposto e questo non può che preoccupare. “I segnali non sono certo incoraggianti – dice Angiolino Napolioni – in un primo momento sembra che le cose potessero migliorare, vedi l’arrivo del primario ortopedico, poi all’atto pratico la situazione è peggiorata. Il personale è ancora troppo carente, diversi medici sono in procinto di andar via si respira un’atmosfera di smantellamento, per cui siamo preoccupati e continueremo a monitorare la situazione”.

Delusione e amarezza si registra anche nei commenti al post del presidente sui social, ma non c’è comunque rassegnazione, anche se l’immobilismo perdurante non promette certo nulla di buono. Anche la ripresa lenta della piena operatività del reparto di ortopedia preoccupa e questo per la carenza probabilmente di personale e medici utili alla chirurgia che avrebbero manifestato l’intenzione di andar via. Forse sarà la preoccupazione sanitaria generale dovuta alla nuova e prevedibile impennata di casi Covid a rallentare la ripresa dell’ospedale di Camerino, per cui ci sarà bisogno ancora di pazientare, oppure è la lentezza della macchina burocratica a far mancare la spinta giunta per garantire un servizio sanitario adeguato al territorio, che ormai manca da troppo tempo.








Questo è un articolo pubblicato il 30-12-2021 alle 13:24 sul giornale del 31 dicembre 2021 - 1233 letture

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