Dalla Bosnia a Camerino per biotecnologie, il 24enne Dino Kobic brilla anche nel basket: "Attratto da Unicam"

4' di lettura 13/07/2022 - Dalla Bosnia-Erzegovina a Camerino per studiare e continuare a coltivare la sua passione per il basket, che con i suoi appena 24 anni lo ha già portato a girare l’Europa e il mondo fin dalle categorie Giovanili.

E’ la storia di Dino Kobic, studente modello nato a Zenica, che con i suoi 210 cm di altezza non è passato inosservato nemmeno come giocatore di basket. Con una formazione specialistica infermieristica ed un curriculum cestistico di ottimo livello nelle giovanili e nelle serie semi-professionistiche dell’est, ha militato nel Lasko Zlatorog (Slovenia), Alytaus Dzukjia (Lituania), Girona Basquet (Spagna), partecipato a campionati Europei Under 18 in Turchia, e altri tornei internazionali in Cina sempre con la maglia della Under 18 della selezione della Bosnia-Erzegovina.

C’è anche un'esperienza americana di studio e di basket presso la Seward County Community College, con cui ha giocato nel 2018 durante il periodo da studente. Una volta approdato in Italia e a Camerino per specializzarsi in Bioscienze ad Unicam, ha prima difeso i colori della Taurus Jesi e poi del Cus Camerino. Nel suo cassetto il sogno principale è comunque quello di diventare un ricercatore scientifico.

Innanzitutto cosa ti ha portato a studiare a Camerino e da quanto tempo sei in Italia?
“Mi interessava fare biotecnologie in Italia, ma c'era una barriera linguistica, dovevo conoscere l'italiano per studiare in Italia. Fortunatamente, i miei amici mi hanno consigliato di vedere se c'erano dei corsi internazionali (che si tengono in inglese) in Italia, così ho trovato Unicam, unica università pubblica/statale in Italia che tiene il corso di laurea triennale di Biotecnologie in lingua inglese. Quindi sono stato attratto da questa idea, e fino ad oggi sono grato di aver scelto Unicam per proseguire i miei studi”.

In cosa consistono i tuoi studi? Che corso frequenti?
“La biotecnologia è una delle scienze più giovani, nonché una delle scienze più diverse, che contiene la prospettiva più ampia. Dall'agricoltura, ecologia, scienze alimentari, allo sviluppo di vaccini, processi e procedure farmaceutiche, ecc. La biotecnologia è ancora in via di sviluppo, quindi il bisogno di nuovi ricercatori e scienziati migliorerà solo con la crescita della scienza”.

Come ti trovi a Camerino sia in ateneo che in città?
“Dato che in passato ho viaggiato per il mondo, ho vissuto nelle grandi città e non mi è piaciuto per niente. In contrasto con ciò, Camerino è una piccola città rinfrescante in cui la vita è come dovrebbe essere. L’ateneo ha tutto ciò che serve per far crescere un giovane scienziato”.

In che modo riesci a conciliare studi e basket, visto che hai sempre giocato anche in Italia e lontano da Camerino, come a Jesi?
“Sì è vero. È molto difficile studiare e giocare a basket da semi-professionista, soprattutto se è lontano. Però la gestione del tempo è una delle più grandi abilità che si possano avere. Quindi, se organizzi il tuo tempo in modo corretto, nulla è impossibile”.

Come e quando è nata la passione per il basket, avresti potuto anche fare volley, altro sport di primo livello in Bosnia?
"Da quando avevo 6 anni ho mostrato interesse per diversi tipi di sport, ma quello che mi piaceva di più era il basket. Più tardi attraverso il basket sono cresciuto molto, e poi ho avuto ancora più opportunità di ottenere ancora di più. Altri sport non li ritengo giocabili da professionista, ma piuttosto come un divertimento, altrimenti per me tutti i tipi di sport sono molto giocabili”.

Come giudichi il livello delle squadre dilettantistiche minori italiane, rispetto a quelle del tuo paese?
“Se prendiamo in considerazione il basso livello dei campionati, sono praticamente stupito dalla qualità e dagli alti livelli di organizzazione e professionalità. Nel mio paese non abbiamo questo tipo di organizzazioni nelle categorie minori del basket”.

Hai giocato con il Cus Camerino, che ambiente hai trovato e dove può arrivare la squadra locale?
“Il Cus Camerino ed io abbiamo risolto il contratto, la squadra può raggiungere un livello superiore alla promozione”.

Quali prospettive hai per il futuro, sia professionale che sportivo?
"Ho ricevuto molte offerte da squadre di Serie B e Serie A2, ma da quando ho scelto di intraprendere la carriera universitaria, non entrerò più in quella del basket professionistico. Probabilmente rimarrò nei livelli C del basket italiano. Per la carriera universitaria, ho intenzione di andare nel Regno Unito, per lavorare come ricercatore di vaccini ulteriormente dopo il completamento dell'Università di Camerino”.








Questo è un articolo pubblicato il 13-07-2022 alle 14:42 sul giornale del 14 luglio 2022 - 1376 letture

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