Valentina Vezzali taglia il nastro del nuovo palatennis di Camerino (foto)

8' di lettura 18/07/2022 - E’ la struttura che mancava da anni: un campo da tennis coperto.

Da oggi c’è, è il nuovo PalaTennis realizzato da Unicam con un progetto interno, che va ad ampliare quella città dello sport che è di tutti, non solo universitaria perché l’ha lanciata e fatta crescere, ma per il servizio che svolge a tutta la popolazione, come ha sottolineato nel suo intervento il rettore Claudio Pettinari. Si tratta di una struttura coperta che affianca già altri due campi all’aperto presso il centro sportivo Sergio Sabbieti, che va ad ampliare un’offerta ed un potenziale di impianti polivalenti che non hanno rivali in Italia e che addirittura potrebbero fare invidia ai “college americani”. Inaugurato ufficialmente questa mattina alla presenza della sottosegretaria di stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport Valentina Vezzali, ex campionessa mondiale anche olimpico-universitaria e per i colori del Cus Camerino alle Universiadi di Pechino 2001 nella scherma, il nuovo impianto in Legno Lamellare per la copertura, si avvale di un’apertura laterale per areazione estiva, ha le misure standard per manifestazioni a livello internazionale conforme all’illuminazione, mentre la pavimentazione in pannelli sandwich è costituita da materiale di finitura sintetico tipico di alto livello, con tappetino gommoso all’interno, il tutto per un investimento di 453.000 euro. Va ad arricchire una serie di impiantistica che si avvale di altri due campi da tennis esterni in sintetico, due palasport, un campo da padel, lo stadio Livio Luzi ed altre attrezzature, che sono il fiore all’occhiello dell’ateneo e della città. Unitamente alle strutture comunali, quali piscina e palasport, oltre ad altri due campi di calcio, formano una vera cittadina dello sport, che impegna molto nella crescita e nella manutenzione i due enti principali.

”Per noi gli impianti sportivi significano molto – ha detto il rettore Claudio Pettinari - sono importanti, lo sono stati nel corso degli anni e per questo la governance dell’ateneo si è spesa particolarmente in questi anni, proprio per implementare e far crescere questo campus sportivo, che secondo me non ha pari in Italia in questo momento e che ci pone in una condizione favorevole nei confronti degli studenti. Questi impianti, ci è stato riconosciuto, hanno consentito alla comunità dell’intera area montana di sopravvivere al sisma, fin da subito, nella prima fase emergenziale per ospitare gli sfollati che non avevano più un letto dove appoggiarsi, pur di non abbandonare questa terra. Poi hanno consentito una serie di attività fondamentali per continuare ad essere persone, attraverso lo svago, la socialità, lo sport, il divertimento e la formazione. Grazie al presidente ed anche a nostre decisioni, in questi anni gli spazi non li abbiamo tenuti per noi come ateneo, ma messi a disposizione di chiunque li abbia chiesti e ci abbia garantito che li avrebbe trattati come noi li abbiamo trattati per anni. Molti di questi impianti hanno 40 anni circa e non li dimostrano perché c’è una cura attenta dello spazio, dell’ambiente e di tutte le persone che lavorano qua, perché ognuno sente queste strutture come proprie. La cosa bella è chi viene qua, non dice vado agli impianti dell’Università di Camerino, ma semplicemente vado agli impianti sportivi, perché li sentono loro. Le strutture necessitano di investimenti importanti, grandi, e voglio ringraziare chi ha lavorato in questi mesi alla realizzazione di questa nuova struttura. C’è stato l’impegno a far crescere di più questo campus, che assomiglia sempre più ad uno americano. Oggi Unicam è al primo posto Censis in Italia per tutto ciò che riguarda la parte didattica e per tante altre cose, tra cui gli impianti, che sono parte di questo successo. Alcuni studenti ci dico che scelgono Camerino anche perché c’è la possibilità di fare sport e studiare seriamente allo stesso tempo, per cui noi crediamo in loro e vogliamo garantirgli un futuro radioso”.

L’università di Camerino e la sua sezione sportiva del Cus Camerino, da sempre hanno puntato nello sport per offrire un migliore e più completo servizio agli studenti, ottenendo anche riscontri positivi e risultati di assoluto livello. Sforzi riconosciuti a tutti i livelli e che hanno portato all’organizzazione di grandi eventi nazionali e internazionali come ad esempio gli Europei di Volley e tennistavolo, i Campionati Nazionali che torneranno addirittura l’anno prossimo e troveranno un’offerta impiantistica maggiormente potenziata. “Lo sport è una tradizione per l’ateneo e la città – ha detto il presidente del Cus Stefano Belardinelli - e ci sono anche altri progetti in cantiere e in fase progettuale per allargare l’offerta. La riforma dello sport attuata a livello nazionale ha spazio al lavoro professionistico sportivo (nel senso di valorizzare i nostri laureati), ma, allo stesso tempo, non ha in qualche modo impedito alle nostre società dilettantistiche di andare avanti cosa che non era scontata e credo che sia molto importante. Lo sono anche i progetti di inclusione, tipo lo Sponk, che noi abbiamo attivato. Questa struttura è per noi un ulteriore motivo d’orgoglio per il grande lavoro che sta facendo l’università un imponente programma di ricostruzione e costruzione, perché ci sono edifici nuovi (vedi l’ufficio tecnico), ma ci sono anche gli impianti sportivi. Era una tradizione quella di Unicam nello sport, ma oggi stiamo facendo cose eccezionali, oggi ne vediamo una conclusa, ma tante ne sono in cantiere e altre sono nei progetti. Con il Comune di Camerino ed altri comuni della zona ne vorremmo fare delle altre, utilizzando tutte quelle misure importanti che ci sono. Anche in questo caso siamo già in un programma di sport e periferie di un’assegnazione di qualche tempo fa. La terza cosa che mi rende veramente felice sono i nostri collaboratori e i nostri ragazzi, perché questo territorio non offre grandissime aziende che possono investire in sponsorizzazioni o pubblicità. Possiamo trovare qualche amico fedelissimo di vecchia data che ci da una mano per amicizia che per investimento aziendale, per cui per fare cose eccezionali, occorrono collaboratori appassionati come i ragazzi che sono qui e che ringrazio”.

Per Valentina Vezzali, che ha dato uno slancio al suo programma di governo con un investimento mirato al rapporto sport e scuola, è stato un piacere tornare a Camerino, città che conosce bene, anche per aver frequentato Unicam e difeso i suoi colori a livello sportivo. “E’ un contesto speciale questa inaugurazione – ha detto la Vezzali - dopo lo Sport Center alla Bocconi di Milano (una fantastica realtà), devo dire che la piccola realtà di Camerino non ha nulla da invidiare a quella milanese e tante altre università italiane che stanno iniziando ad investire ed a capire la valenza dello sport nella formazione all’interno della realtà universitaria. Come sportivi l’Italia è tanti anni nei top del medagliere olimpico, ma è nei bassifondi della classifica fatto di strutture sportive in Europa. Da quando rappresento il mondo dello sport deve entrare nel mondo della scuola, deve dialogare ed andare a braccetto con l’educazione e la formazione didattica e culturale della persona. Perché lo sport ti insegna a ottimizzare e gestire al meglio il tuo tempo. Credo e sono convinta, mi sto battendo perché gli insegnanti capiscano questo e lo scopo è quello di inserire l’attività sportiva fin dalle prima classi. Tra le linee programmatiche da me presentate c’è lo sport nella scuola, ad iniziare da quella primaria, attraverso l’inserimento di una figura specialista che si occupi della psicomotricità dei bambini, perché già dalla alla fine della primaria si entra nell’era delle digitalizzazione e i bambini non sanno fare nemmeno una capriola, questo complica ancora di più la vita ed hanno difficoltà a muoversi”.

“L’ultima riforma in questa direzione risale al 1958 ad opera di Aldo Moro, allora ministro dell’istruzione – ha proseguito la Vezzali - e l’impegno è quello di arrivare al completamento di includere l’attività sportiva per tutto l’arco della scuola primaria. Il maggiore abbandono sportivo si verifica tra i 13 a 15 anni e stiamo lavorando col ministro Bianchi anche per questo, per scegliere di continuare a fare sport, non solo per vincere medaglia, ma per stare insieme. A livello universitario, avere strutture come queste consenta ai ragazzi di studiare e trovare quegli svaghi che consenta loro di prepararsi meglio per gli esami. Facendo sport di apprende meglio. Approfittare del PNRR per la Next Generation per realizzare impianti polivalenti indoor out come questi per poter fare sport. Servono inoltre più servizi sportivi e più gente qualificata e professionale per le formazione”.

Presenti all’evento, le principali attività civili e istituzionali locali tra cui il sindaco Roberto Lucarelli, per la Regione il vice presidente del consiglio Gian Luca Pasqui e Renzo Marinelli, per la Provincia Laura Sestili, quindi sportive come il presidente del Coni Regionale Fabio Luna e personaggi e atleti come il coach di volley settempedano Alberto Giuliani (che ora guida i greci dell’Olympiakos Pireo), la pallavolista schiacciatrice di Porto Recanati Giorgia Quarchioni, ingaggiata dalla CBF Balducci HR Macerata neo-promossa in A1.








Questo è un articolo pubblicato il 18-07-2022 alle 19:11 sul giornale del 19 luglio 2022 - 829 letture

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